Dopo un iter burocratico durato diversi anni, l’asparago bianco di Bassano è stato dichiarato “DOP”. Salgono così a 163, su un totale europeo di 757, le denominazioni di origine italiane che hanno già ottenuto un riconoscimento comunitario volto alla loro tutela. In ragione della “Denominazione di Origine Protetta”, il rinomato prodotto bassanese dovrà essere coltivato e lavorato in un’area geografica ben delimitata, di cui fanno parte 10 comuni: Bassano, Pove, Romano, Mussolente, Cassola, Rosà, Rossano, Tezze, Cartigliano e Marostica. Sui banchi dei supermercati, l’Asparago di Bassano DOP sarà riconoscibile da un logo specifico, nel quale si noteranno il disegno stilizzato di un mazzo d’asparagi di colore bianco profilati di verde e una raffigurazione del celebre ponte palladiano di Bassano del Grappa. Sul fronte politico, tante le istituzioni e le Rappresentanze che si sono impegnate per raggiungere questo traguardo: accanto al consigliere regionale Elena Donazzan, Coldiretti, comuni interessati, produttori e commercianti. (m.ped.)
L’asparago bianco di Bassano è DOP
Nei giorni scorsi Bruxelles ha dato parere favorevole al candido ortaggio veneto
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