Buona la prima per l’uva siciliana che arriva sui mercati, dove c’è ancora prodotto sudafricano, con buone quotazioni, alla ricerca di prestazioni simili a quelle della più che soddisfacente campagna 2023.
Nei mercati all’ingrosso, come prevedibile, continua la discesa dei prezzi di albicocche, pesche e nettarine ma le quotazioni sono comunque sostenute. Cresce la presenza delle angurie siciliane a 80 centesimi e dei meloni da diverse regioni italiane. Causa piogge, rincarano le zucchine.
A Verona le ciliegie locali soffrono le conseguenze del clima, prodotto da Puglia e Spagna
Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato di Verona, offre a myfruit.it l’analisi dell’andamento attuale delle quotazioni dei prodotti ortofrutticoli disponibili.
Primo focus sulle ciliegie del veronese che hanno risentito delle condizioni meteorologiche estreme che non hanno giovato alla produzione. “La zona est di Soave e Montecchia dove si concentra la produzione maggiore del frutto ha subito danni maggiori rispetto alla ovest sul Lago di Garda e Valpolicella. C’è comunque prodotto del territorio”. A cui si somma il prodotto proveniente dalla Spagna e dalla Puglia. “Le quotazioni registrano cali giornalieri e si va verso l’allineamento con l’origine spagnola. Il calibro 24/26 è venduto a 3 euro il kg, il 26/28 a 4 mentre il 28 e oltre a 5 euro il chilo. Il prodotto extra con calibro superiore a 30 e buon colore può raggiungere prezzi fino a 7-8 euro il chilo”.
Le fragole da 2,5 euro il kg
Il mercato delle fragole presenta una varietà di prezzi e provenienze, con quotazioni che vanno da 2,50 euro il kg fino a 4,50 euro, soprattutto per prodotto extra dalla Basilicata extra. Ci sono le fragole locali poi Emilia-Romagna, Trentino e anche qualche quota dall’estero. Insomma una buona disponibilità di prodotto a prezzi non alti.
Albicocche italiane sui 2 euro, pesche pugliesi fino a 3,50 euro
Le albicocche italiane, in particolare le varietà Cot, oscillano tra i 2 e i 3,50 euro per la tripla A, mentre le spagnole doppia A si ferma ai 2 euro il chilo. Le pesche spagnole e pugliesi variano da 1,50 euro/kg per il calibro B a 2,80 euro/kg per la doppia A, con la tripla A pugliese a 3,50 euro/chilo.
Bene l’uva, primi prezzi da 4,50 a 7 euro per senza semi extra
“Da una settimana sono arrivate le prime quote di uva siciliana – sottolinea Bonizzi – Si è in cerca di un prezzo. Le prime quotazioni in media per la varietà Vittoria sono intorno ai 4,30 euro/kg, con l’extra senza semi che può raggiungere i 7 euro. Nei mercati si trova ancora l’uva sudafricana, queste le quotazioni per la bianca senza semi: Rimini (4,10), Firenze (4,40), Torino (3,80). Sui 4 euro anche la Red Globe peruviana. I kiwi locali stanno per terminare la campagna, si stanno svuotando le celle mentre sta entrando il kiwi neozelandese che quota sui 4,50-5 euro/kg per il calibro 25/27, quello locale sui 3 euro per il 140 grammi”.
Cresce la presenza delle angurie siciliane intorno all’euro, meloni da Nord a Sud
E ancora: “Le angurie siciliane in bins sono a 0,85 euro/kg contro 0,75-0,80 euro/kg delle laziali, mentre le baby angurie in cartone da 4/5 pezzi sono quotate a 1-1,10 euro/kg. I meloni locali del veronese variano da 1,20 euro/kg per confezioni da 8 pezzi a 1,70 euro/kg per confezioni da 5/6 pezzi. Abbiamo prezzi simili per quelli provenienti da Lombardia, in particolare la zona vocata del mantovano, Campania e Sicilia”.
In crescita le zucchine, scarsa domanda per i pomodori
Le zucchine locali sono quotate 1,30-1,40 euro/kg, con un leggero incremento di prezzo dovuto alle recenti piogge e al calo delle temperature. Questo prezzo è relativo alle zucchine medie (calibro 14/21) mentre le piccole (7/14) anche vicine ai 2 euro. Infine con canale preferenziale i mercati tedeschi lo zuccone (21+) quota sui 0,70/0,80 euro il kg. E’ tempo di zucche italiane con le Delica siciliane, vendute in confezioni da 4/5 pezzi a 2 euro il chilo. Sostituiscono quelle di importazione.
I pomodori a grappolo sono quotati a 1 euro/kg, mentre il ciliegino varia tra 1,70 e 2,20 euro/kg. Il datterino presenta una forbice tra 2,50 e 3 euro/kg mentre il Cuore di Bue quota tra 1 e 1,50 euro/kg. I peperoni si mantengono su 2,80-3 euro/kg per il monostrato e 2,50-2,70 euro/kg per il doppio strato. Le melanzane ovali quotano 0,70-0,80 euro/kg, mentre le lunghe, le viola e le striate vanno da 1,50 a 2 euro/chilo.
La lattuga Gentile locale sta affrontando un periodo di minore produzione a causa del clima, con prezzi intorno a 0,80 euro/kg che sono destinati a salire a giugno. I finocchi in padella da 10 pezzi quotano 1,80 euro/kg, cresce il prezzo dei cavolfiori bianchi coronati che variano da 1,70 a 2,20 euro/chilo.
Arance: dominano Spagna e Egitto e si vede la Grecia
In alcuni mercati le arance Lane Late spagnole quotano anche 0,70 euro il kg, ma in media superano l’euro per arrivare a toccare anche 1,30 euro. Dalla penisola iberica all’Egitto per la varietà Valencia Late, anche se in alcune piazze c’è prodotto greco e italiano. Ampia forbice di prezzo ma la gran parte si attesta sotto l’euro, a partire da 0,65/0,70 euro. Dalla Sicilia le ovali che quotano da 0,90 a 1,50 euro secondo la qualità.
Ancora clementine Orri da Israele, limoni da 1,10 a 1,30 sia italiani che spagnoli
Sulle clementine c’è ancora prodotto israeliano della varietà Orri che per la prima categoria quota abbondantemente opra i 2 euro il chilo. I limoni primofiore quotano 1/1,30 euro il kg sia origine Sicilia che Spagna. Quotazioni simili, ma si arriva anche a 1,50 euro, per il Verna spagnolo. Lo Sfusato campano Costa d’Amalfi Igp parte da 1,40 per arrivare a superare i 2 euro il chilo.