Cavolfiore, broccoli, insalate quotano intorno e abbondantemente sopra i 2 euro il chilo. In discesa le zucchine che si allontanano dai 2 euro, a parte quelle più piccole che arrivano fino a 2,70 euro, ma si vendono poco.
Le arance Navel siciliane sono tra 0,90 euro e 1,50 euro, mentre sulle clementine si registra un’ampia forbice, da sotto l’euro per i calibri più piccoli, fino a superare i 2 per quelli più grandi. In grande ribasso le fragole che nelle settimane scorse avevano raggiunto anche i 15 euro il chilo. Il kiwi italiano condivide il mercato con quello di origine greca a prezzo minore.
A Verona sul finire il prodotto locale, è temo di ortaggi dal Sud
Nella città veneta Andrea Bonizzi, agronomo e responsabile qualità e listino prezzi del mercato, scatta la foto sull’andamento di inizio settimana: “Un mercato stabile con domanda media e offerta medio-alta. Le temperature sono scese, ma non eccessivamente per il periodo. Ci sono ancora gli ortaggi locali, ma solo qualche quota. Continuerà la raccolta dei peperoni veneti fino al 10 dicembre ma ormai è tempo di prodotti dal sud Italia, fino a ottobre e inizio novembre l’allungamento della stagione ha fatto condividere il mercato a diverse origini favorendo buoni prezzi all’acquisto”.
Zucchine scese sotto i 2 euro
Vediamo le quotazioni. “Si assesta il prezzo delle zucchine con il calibro medio (14/21) intorno a 1,50/160 euro il kg per origine Sicilia a più strati, con il prodotto fine (calibro 7/14) superiamo i 2,30 euro e si arriva fino a 2,70 con prodotto da Fondi ma si tratta di piccole quote. Infine lo zuccone destinato all’estero quota intorno a 1,10 euro il kg. Fino alla settimana scorsa sulle zucchine c’era prodotto locale a 1,10 euro”. Capitolo melanzane: “Le ovali quotano intorno a 1,50 euro con prodotto dalla Sicilia e qualche quota dalla Spagna agli stessi prezzi. Le varietà violetta, lunga e striata quotano intorno a 1,80/2 euro”.
“La lattuga vede la presenza della varietà Gentile in serra che andrà avanti fino ai mesi di febbraio e marzo, non c’è grande quantità e quota 1,80 e 2 euro con il prodotto extra. La Cappuccia, un po’ locale ma, soprattutto, origine Campania a 1,60 euro per il sei pezzi. Il tris con lollo bianco e rosso più foglie di quercia, che si vende soprattutto in Germania, è intorno ai 7 euro”.
“I peperoni sono locali, siciliani, spagnoli e con qualche quota di Olanda. Queste le quotazioni: il locale in doppio intorno a 1,10/1,20 euro, padella 1,40; Sicilia con un prodotto di prima categoria 1,80 il kg euro; Spagna e Olanda si sale sopra i 2 euro ma con poche quote. Il finocchio dalla Campania quota 1,80 e 2 euro l’extra, i cetrioli siciliani si vendono intorno ai 2 euro in casse mentre con la padella si toccano i 2,30 euro il chilo”.
Cavolfiori e broccoli sopra i 2 euro
Il prodotto tipico veneto è il radicchio, questi i prezzi: il tondo Chioggia intorno a 1,20 euro il kg, il lungo 1,50, il semilungo Verona intorno a 2,30 e il tardivo Treviso sui 5/6 euro il chilo. Il radicchio verde da campo intorno a 1 euro. La stagione deve ancora decollare pienamente.
Capitolo cavolfiore: “Con il romanesco si possono superare i 2 euro il kg, il bianco coronato intorno a 1,80 euro. I broccoli filmati superano i 2,50 euro, i cavoletti di Bruxelles dall’Olanda si vendono a 10/11 euro al collo, circa 1 euro a vaschetta”.
Forte discesa delle fragole, colpo di coda del fichidindia
Nelle ultime due settimane la domanda dei fichidindia era ferma, ora è ripresa e sono salite le quotazioni. “Siamo da 3 euro il kg a scendere. Il 12 pezzi in padella raggiunge in 3 euro, 14 pezzi a 2,70 16 pezzi a 2,40 euro e il 18 pezzi quota euro sui 2 euro”. In discesa le fragole che sono arrivate a quotare 15 euro il kg, anche se tengono un buon prezzo. “C’è una piccola quota di prodotto locale ma siamo verso la fine, c’è origine Sicilia e Basilicata a 7/8 euro per la prima categoria, con extra si arriva anche a 10 euro il chilo”.
Kiwi italiano e concorrenza greca, il giallo a 5 euro
E’ tempo di kiwi nostrano. Queste le quotazioni: “Il 100 grammi sfuso a 1,90 euro il kg, 110 grammi intorno ai 2 euro, 130 grammi a 2,30, 150 grammi si avvicina ai 3 euro. Ci sono poi quote dalla Grecia: 100/110 1,80 euro, 120 grammi intorno ai 2 euro. Il giallo sui 5 euro e oltre, c’è anche il rosso ma con poche quote”. Non è ancora ben conosciuto dal consumatore. I cachi sono locali. ma anche prodotto da altre regioni, con il 18 pezzi a 1,70 euro,15 pezzi intorno ai 2 euro e il 24 pezzi quota 1,50″.
Arance navel a 1,50, clementine da 0,60 a 2 euro il kg
Le arance hanno iniziato la campagna con la varietà Navel dalla Sicilia. “Il calibro 9 quota 0,90 euro il kg, il calibro 1,30 e il 6 arriva a 1,50 euro. Clementine da Calabria e Sicilia da 0,60 per il calibro 5 mentre il prodotto extra e calibro 1 si arriva ai 2 euro il chilo“. Si registra una buona vendita. Limoni? “Il primofiore siciliano a 1,70/180 euro il chilo”.
Sempre buoni i prezzi delle uve, con la bianca Italia da 2 euro fino a 3,50 per il prodotto extra; la varietà tardiva spagnola Aledo quota 3,50 euro il chilo.