“Il percorso è segnato. Da prodotto a marchio esclusivo intendiamo arrivare a marca del distributore (Mdd)”. Con queste parole Gianni Cavalieri, presidente Despar Italia, ha aperto la conferenza stampa di oggi 24 ottobre a Milano.
Un concetto che poi è stato ribadito e approfondito da Filippo Fabbri, direttore generale della società: “La nostra insegna ha raggiunto una quota Mdd sul totale vendite grocery pari al 22,4%, superiore rispetto a quella del mercato Mdd in Italia (22,2%) e in crescita di quasi un punto percentuale sull’anno precedente. E’ un percorso in cui crediamo, perché lo sviluppo del prodotto a marchio rappresenta un asset che difende il potere d’acquisto dei nostri clienti. L’obiettivo di medio termine è arrivare al 25% entro il 2025“.
“Oggi sono 16 le linee Mdd di Despar, per un totale di 3.600 referenze – ha evidenziato il manager – Da gennaio a oggi sono stati ultimati 183 nuovi prodotti, tra cui gli estratti di frutta fresca a marchio Enjoy”.
Despar in pillole
Despar Italia, con sede a Bologna, è parte del Gruppo Spar International. Fondato in Olanda nel 1932, ha chiuso l’anno 2022 con un fatturato complessivo di 43,5 miliardi (+5,6% sul 2021) e nel 2023 è entrato in due nuovi paesi, il Paraguay e il Kirghizistan. Sono 48 i paesi in cui opera, per un totale di 460mila collaboratori e quasi 14mila punti di vendita.
In Italia Despar opera con sei società e tre insegne – Despar, Eurodespar e Interspar – ed è presente in 17 regioni italiane, per un totale di 1.404 punti di vendita.
Nel corso del 2023 sono 37 le nuove aperture e 26 le ristrutturazioni: “Abbiamo chiuso il 2022 con un fatturato di 4,1 miliardi, +3,4% sull’anno precedente – ha sottolineato Fabbri – Il 35% di questo valore è da attribuire ai nostri affiliati, un trend in crescita del 10,5 per cento”.
“In Italia – ha aggiunto il direttore generale – ci siamo rafforzati in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, nel nord della Sardegna, in Puglia e Calabria”.
I numeri del 2023
Seppur con le difficoltà legate al periodo congiunturale, il 2023 sta dando buoni risultati. “Dopo un inizio al ribasso, negli ultimi tre mesi abbiamo visto i volumi stabilizzarsi – ha riferito Fabbri – Quanto all’inflazione, la nostra è più contenuta rispetto al totale Italia, 12,7% vs 13,6, secondo i dati Nielsen. La nostra forza è il legame con il territorio, la maggior parte dei nostri punti di vendita sono negozi di prossimità, il che ci avvicina molto al consumatore”.
Il punto sul reparto ortofrutta
“Il reparto ortofrutta è per noi da sempre strategico, tanto che abbiamo, rispetto al mercato, una quota di Mdd superiore di circa dieci punti percentuali. Ma non possiamo negare che questo sia un anno difficile e complesso”.
E’ quanto ha riferito a myfruit.it Massimo Riezzo, responsabile acquisti di Despar, che ha aggiunto: “Come tutto il mondo retail, abbiamo anche noi qualche problema di volumi, perché fatichiamo a reperire il prodotto, che per via dell’andamento climatico e delle difficoltà in campo, scarseggia sia in termini di quantità, sia di qualità. Oltretutto quel poco che c’è costa tanto”.
Massimo Riezzo, responsabile acquisti di Despar
“Negli ultimi mesi assistiamo a una crescita sostenuta delle referenze a peso variabile e al ritorno verso la prima gamma rispetto alla quarta – ha proseguito – Sono strategie che il consumatore mette in atto per risparmiare”.
Rispetto ai mesi precedenti, ha fatto notare il manager, il mese di settembre sta andando meglio. “Siamo tornati ai volumi dello scorso anno probabilmente aiutati anche dalla fase di deflazione in corso – ha concluso – Il nostro obiettivo è comunque vendere al prezzo più giusto possibile, a costo di lavorare sui nostri margini”.