Un nuovo capitolo si aggiunge alla storia di concorrenza sleale che ha visto protagoniste per oltre un decennio circa 30 grandi aziende, italiane e no, che hanno alterato il mercato del cartone ondulato. Si tratta della class action lanciata da Unilegion, azienda specializzata nell’organizzazione e nel finanziamento di azioni legali collettive in Europa, la quale invita le aziende che hanno acquistato imballaggi di cartone ondulato durante il periodo del cartello (2004-2017) a partecipare a una causa collettiva.
I fatti
Prima di entrare nel merito della class action, meglio fare un passo indietro e tornare al 2019, in particolare al 19 luglio di quell’anno, quando l’Autorità garante della concorrenza e del mercato multò, per un totale di 287 milioni, diverse imprese produttrici di fogli e scatole di cartone ondulato per avere attuato un cartello dei prezzi da febbraio 2004 a marzo 2017. La sanzione fu confermata dal Tar del Lazio il 24 maggio del 2021 e poi dal Consiglio di Stato, che rigettò i ricorsi dei produttori multati.
Il valore stimato dei risarcimenti, secondo l’Associazione degli scatolifici, è tra 1,5 e 2,5 miliardi.
Un’opportunità per recuperare denaro
“Le aziende aderenti alla causa collettiva – sottolinea Unilegion – hanno l’opportunità di recuperare una parte significativa del sovrapprezzo pagato per acquistare cartone ondulato, fino al 20% o più del prezzo di acquisto corrisposto, oltre agli interessi legali maturati fino alla data del rimborso”.
Quanto alle spese, Unilegion sosterrà tutti i costi della procedura e riceverà solo un parziale rimborso e una commissione se la causa verrà vinta.
La causa italiana sarà curata dallo studio legale Trevisan & Cuonzo, specializzato in controversie e dispute legate alla concorrenza, che ha quattro sedi in Italia. Unilegion ha incaricato anche la Charles River Associates, una delle principali società di consulenza economica a livello globale, con ampia esperienza nella stima e calcolo dei danni derivanti da comportamenti anticoncorrenziali.
Il cartone ondulato piace al food
Secondo Gifco (Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato), il comparto italiano del cartone ondulato si conferma stabile e in salute e genera un fatturato annuo complessivo di oltre quattro miliardi. Nel 2022 sono stati prodotti otto miliardi di metri quadri di cartone ondulato.
A fare da traino al settore è il food (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli), segmento in cui il cartone ondulato rappresenta l’imballaggio principale, con una quota di mercato del 60,5 per cento.
In Italia la produzione di cartone ondulato negli ultimi 15 anni è cresciuta in maniera costante, sia in termini di superficie, sia di peso, con una decisa accelerazione nell’ultimo periodo a seguito del progressivo spostamento nelle scelte di consumo verso gli imballaggi cellulosici, ritenuti più sostenibili.