Biologico

Il biologico resiste ma serve visibilità in reparto

Il progetto It’s Bio punta anche sullo show-cooking. Paolo Pari (Almaverde Bio): “Buoni risultati”

Nonostante l’inflazione e il caro vita frutta e verdura biologica sono resilienti. Si resiste per utilizzare le parole di Paolo Pari direttore di Almaverde Bio, durante lo show cooking del progetto It’s Bio con la food blogger Gabriella Gasparini,  dove con myfruit.it ha parlato di “stabilizzazione dopo anni e anni di crescita” anche se si registra il “calo dei consumi che colpisce tutto l’alimentare”. Eppur si resiste e presidiare il reparto con le isole come fa Almaverde Bio produce risultati.

Informazione e presidio attivo con le isole

Serve informazione che vuol dire anche segnaletica per orientare o suscitare la curiosità del consumatore che dopo aver individuato poi esplora e scopre l’area bio. “Noi con le isole cerchiamo di portare un’offerta di prodotto biologico molto diversificata e profonda che ci permette di fare una scala prezzi che può rivolgersi sia al consumatore alto spendente, sia a chi apprezza il formato convenienza“.

La food blogger Gabriella Gasparini durante l’evento alla Coop di bologna

Si va oltre l’offerta classica: “Quella formata da prodotto confezionato con un assortimento limitato, le mele solo su un vassoio da quattro frutti. Nell’isola invece c’è il confezionato e lo sfuso e nell’ambito di quest’ultimo c’è la mela grande, quella piccola e in formato convenienza con una scala prezzi che può intercettare anche bisogni e stili di consumo diversi“.

Animare e valorizzate il prodotto con la cucina

L’appuntamento di oggi, nell’isola Almaverde all’Ipercoop Lame di Bologna, ha confermato l’importanza dell’animazione nel punto vendita. La parola e le mani alla food blogger Gabriella Gasparini che è riuscita a suscitare l’interesse dei consumatori con ricette a base di frutta e verdura bio ben composte e con grande sorpresa per il palato. Valorizzando così il cavolfiore, la zucca, la mela in preparati che possono far fare bella figura a tavola e senza costi esagerati. La cucina come volano di un prodotto oltre che sano buono e pronto ad arricchire la tavola. Quello di Bologna è stato il terzo evento con degustazione ma si sta lavorando ad un ricco programma per il 2023 per aumentare la visibilità e trasmettere più informazioni al consumatore. Anche con il sito internet di progetto e i profili social dedicati.

Non abbandonare il biologico

Paolo Pari conosce gli ultimi numeri del biologico che sta “subendo una sorta di stabilizzazione dopo anni e anni di crescita. In altri termini il mercato è sostanzialmente stabile, l’incidenza è rimasta invariata, c’è una flessione negli acquisti ma questo dato lo si può verificare in tutto il settore alimentare”.

C’è resilienza. “I dati recentemente presentati anche da Nomisma ci dicono che l’incidenza dei prodotti biologici rimane sempre inalterata, poi il rallentamento dei prodotti premium e alto di gamma ci viene detto e lo stiamo verificando. Ma con l’esperienza delle isole e la diversificazione dell’offerta intercettiamo il consumatore alto spendente e chi cerca l’offerta”

Alcune catene restringono l’assortimento? “Non bisogna dimenticare che le vendite di ortofrutta biologica sono aggiuntive e una buona esposizione e offerta di prodotti biologici qualifica il reparto ortofrutta. Non bisognerebbe abbassare la guardia e distogliere l’attenzione da un prodotto sostenibile e funzionale perchè permette una differenziazione dell’offerta”.

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