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Packaging e Tecnologie

Robot e fragole, il punto debole è la raccolta

Progressi nella rimozione meccanica delle infestanti e nel monitoraggio degli insetti. Buoni risultati contro l’oidio con i raggi UV

Tra opportunità e ostacoli la sfida fragole-robot continua. Come racconta Italian Berry, è quanto emerso durante la quarta edizione dell’International Strawberry Congress di Anversa (Belgio) che si è tenuta dal 21-24 settembre 2022.

I relatori hanno concordato sui benefici in termini di produttività, ma anche su alcuni limiti che rallentano la diffusione della robotica. Secondo Thomas AmRhein, vice presidente di Naturipe Growers (Usa), i principali ostacoli sono i sistemi produttivi, la genetica delle varietà e la disponibilità di manodopera, ancora tutto sommato sufficiente per rappresentare un problema.

Lo stato dell’arte

Nonostante, a oggi, sembra che non ci sia ancora molto di operativo dal punto di vista pratico nei campi di fragole, sono numerose le tecnologie automatizzate disponibili per l’aspirazione degli insetti, per l’ottimizzazione dei nebulizzatori e e per il depicciolamento.

Altre tecnologie all’orizzonte, che potranno avere un effetto sul settore della fragole, includono la rimozione meccanica delle infestanti, il monitoraggio degli insetti e un efficiente trattamento UV-C. Proprio quest’ultima tecnologia è ritenuta matura e si starebbe diffondendo rapidamente.

Secondo quanto emerso dal dibattito, i prossimi anni saranno decisivi per l’introduzione della robotica in agricoltura, anche perché sarà necessario rispondere ad alcune sfide a livello planetario.

Produrre di più con meno

Il problema lo spiegato Pål Johan From, fondatore di Saga Robotics: mentre la superficie coltivabile si sta riducendo, è necessario incrementare la produzione agricola del 70% per fare fronte alla crescita della popolazione prevista per il 2050.

Inoltre, i robot in particolare, e l’agricoltura di precisione più in generale, sono l’arma vincente contro l’inefficienza e la routine: circa un miliardo di persone impiegate in agricoltura compie per il 90% delle proprie mansioni compiti ripetitivi.

Robot e fragole, la sfida continua

Un esempio concreto di impiego della robotica in campo arriva da una grande azienda di produzione di fragole nel Regno Unito che, dopo un anno di prova nel 2021 su due ettari, quest’anno ha trattato l’intera produzione con la tecnologia UV-C realizzata dalla norvegese Saga Robotics.

Un trattamento da effettuare due volte alla settimana durante le ore notturne che ha portato a un notevole risultato, ossia  all’azzeramento dell’utilizzo dei prodotti chimici nella lotta contro l’oidio.

Un settore il sviluppo, ma la raccolta stenta a decollare

Gli obiettivi che stanno guidando lo sviluppo futuro della robotizzazione sono la sostenibilità economica, l’efficienza dei costi, la modularità dei sistemi e la completa autonomia operativa. Già si vedono all’orizzonte effetti positivi anche sulla qualità dei frutti: è operativo un sistema robotizzato che analizza il grado Brix di ogni frutto prima della raccolta in un solo secondo di tempo.

Ma il grande obiettivo resta la raccolta robotizzata delle fragole, che non sembra però essere disponibile nel breve termine. Secondo Thomas Hoeterickx, responsabile business development di Octiva, non è sufficiente essere passati a raccogliere una fragola ogni 12 secondi come accadeva nel 2016, ai cinque secondi di oggi: è chiaro che una tecnologia di questo tipo non è attualmente sostenibile economicamente dal mercato delle fragole.

Il futuro del settore

Tuttavia, secondo Thomas AmRhein, gli oltre 100 milioni complessivamente spesi finora in ricerca stanno iniziando a dare frutto: anche se alcune aziende hanno sospeso gli investimenti nell’automazione della raccolta (Agrobot e Traptic), negli ultimi anni gli investimenti, anche pubblici, sono stati ingenti.

Ci si aspetta quindi che il settore superi la delusione per i mancati i risultati concreti e continui a lavorare allo sviluppo delle tecnologie. Il che comporterà una rivoluzione nella struttura delle aziende agricole, le quali dovranno passare dalla gestione dei costi variabili della manodopera, alla gestione dei costi fissi rappresentati dagli investimenti in robot.

Anche le pratiche agricole e la formazione subiranno mutamenti. Saranno infatti necessari tecnici specializzati in robotica e si dovranno studiare nuove varietà in grado di ottimizzare la raccolta meccanica.

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