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Tutti al tavolo per il mercato di Fondi

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Mancano le infrastrutture. In arrivo risorse per rendere più competitivo il Mof

Un tavolo dei soci fondatori del Mof, il Mercato all’ingrosso di Fondi,  allargato alla politica e alle istituzioni si è riunito venerdì scorso presso la sala consiliare della Camera di commercio Frosinone Latina per condividere il programma di sviluppo del Mof.

Tutte le autorità al tavolo per il Mof

Hanno partecipato: il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori; il prefetto di Latina Maurizio Falco;  l’europarlamentare Salvatore De Meo; i consiglieri regionali Enrico Forte e Salvatore La Penna; il presidente del Mof e professore ordinario di Economia e gestione delle imprese Bernardino Quattrociocchi; l’amministratore delegato del Mof Enzo Addessi; il presidente del Consorzio unico industriale Francesco De Angelis; il presidente della Banca popolare di Fondi Antonio Carroccia e il direttore generale Gianluca Marzinotto; il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto; il padrone di casa, Giovanni Acampora, presidente della Cciaa di Frosinone Latina, che ha convocato il tavolo. Una riunione annunciata durante gli scioperi e l’agitazione delle settimane scorse.

Un mercato che ha necessità di infrastrutture

“Il Mof rappresenta un hub di riferimento per tutto il settore ortofrutticolo paragonabile per merci movimentate al mercato di Parigi – ha spiegato Quattrociocchi, che ha illustrato ai presenti i dettagli del piano –. E’ un motore economico importante, che va potenziato a livello nazionale ed internazionale. Una sua peculiarità fondamentale che lo rende unico e competitivo è che racchiude tutta la filiera alimentare: accoglie, produce, lavora. Per espandersi però, necessita di infrastrutture, come autostrade, porti e ferrovie, al momento carenti. Per la sua crescita ed il suo allineamento al Green Deal, è necessario attuare un programma di ricerca e di sviluppo integrato, di transizione digitale,  green e catena del freddo e infine, di ricerca e sperimentazione.

Serve meno burocrazia

“Siamo tutti coinvolti nell’economia del territorio – ha aggiunto Marzinotto, direttore generale della Bpf, socia del Mof – e il mercato ortofrutticolo non può che essere un volano per il territorio, un’opportunità se ben sfruttato; bisogna mettere a terra i progetti e fare”. Gli operatori vanno supportati poiché l’attuale situazione che risente dei rincari energetici, del post pandemia e, da ultimo del conflitto russo – ucraino non è rassicurante per il futuro del mercato e delle imprese. Bisogna sburocratizzare ed essere veloci, per quel che è possibile, nella realizzazione dei progetti. Il tavolo che tornerà a riunirsi a breve servirà proprio a questo. “Mi auguro diventi un confronto permanente – ha sottolineato l’europarlamentare De Meo – per sensibilizzare e coinvolgere tutti i soci e gli operatori della filiera nel programmare interventi a breve, medio e lungo termine, necessari a portare il Mof ad affrontare le sfide europee e garantire così il suo ruolo strategico nel panorama internazionale”.

Ci sono 50 milioni di euro

Tanti fattori devono concorrere affinché il Mof sia elemento trainante per tutto il territorio e per questo tutti gli attori del confronto devono lavorare in sinergia. “Come Consorzio industriale, con i fondi della Regione Lazio – ha aggiunto poi il presidente De Angelis – siamo partiti con 50 milioni di euro per le infrastrutture necessarie anche per favorire un processo di integrazione del basso Lazio, territorio che vanta grandi eccellenze, come il Mof, l’Università di Cassino, il distretto chimico – farmaceutico e le industrie legate all’automotive e all’aereospazio”.

“Mi trovo qui oggi – ha aggiunto  il prefetto Falco – perché il ruolo pubblico che rappresento, non sia solo di controllo, bensì sia operativo sul territorio per aiutare anche nello sviluppo economico e sociale. L’intero Paese ha bisogno di questo sviluppo del Mof”.  Il presidente Acampora si è impegnato affinché questo diventi un tavolo permanente: “per affrontare insieme in maniera più compatta e risolutiva le problematiche e le criticità inerenti il programma di sviluppo del Sistema Mof.

Transizione energetica e digitale

Temi come la transizione energetica e digitale, uniti al contesto della pandemia e dei cambiamenti climatici, ci pongono davanti a sfide importanti che possono, e devono, essere solo affrontate con il lavoro di tutti”. Ha concluso la serie di interventi il vicepresidente Leodori, con un importante intervento che racchiude e sintetizza tutti i punti, e che partendo da una analisi complessiva delle criticità infrastrutturali e logistiche della nostra regione arriva ad affrontare e centrare puntualmente le problematiche emerse ed ad ipotizzare modelli di sviluppo su un nuovo mercato più competitivo ed in linea con i cambiamenti del momento. “Accolgo l’invito fatto dal presidente Acampora affinché questo tavolo sia convocato in maniera periodica, perché il Mof è un motore economico non solo di Fondi, ma del Lazio e di tutta Italia. Il rilancio di una struttura come questa deve essere centrale nella ripartenza economica della nostra Regione. Attraverso i fondi del Pnrr e della programmazione 21-27 avvieremo un processo di rilancio che permetterà al Mof di prepararsi ad affrontare al meglio le sfide future”.

Fonte: Camera di commercio di Frosinone e Latina 

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