Gli operatori che aderiscono alla Borsa patate di Bologna, nella seduta di venerdì 22 settembre 2023, hanno analizzato tutti gli elementi salienti che caratterizzano questa campagna 2023/24 che possiamo annoverare fra le più difficili, sotto il profilo agronomico.
La causa è da ricercarsi in un andamento climatico particolarmente avverso soprattutto qui in Emilia-Romagna dove siccità, gelate, piogge intense con parte delle coltivazioni allagate e le elevatissime temperature in fase di maturazione dei tuberi hanno creato un abbassamento della produzione importante pur rimanendo ottime le caratteristiche qualitative dei tuberi. L’analisi è proseguita valutando le disponibilità di patate a livello europeo e nazionale, anche alla luce delle ultime informazioni dal Nord Europa.
Da tali informazioni si è dedotto che complessivamente si può prevedere in generale una riduzione delle disponibilità per le patate da consumo fresco. La Borsa di Bologna in data 21 luglio 2023 aveva già fissato il prezzo di 50 cent/kg per le patate di prima qualità di calibro minimo superiore a 40 mm, sino ad un massimo di 75 mm, da immettere sul mercato del fresco per la campagna di commercializzazione 2023-24.
Nella riunione di Borsa Patate, come previsto dal contratto quadro vigente, sottoscritto recentemente per il periodo 2023/2026, alla luce della situazione commerciale ed in previsione della prossima campagna pataticola, la Commissione paritetica ha ritenuto opportuno valorizzare il prodotto patata di prima qualità, innalzando il valore dei tuberi conferiti in conto deposito a 0,52 euro/kg.
Sempre nella stessa riunione è stato fissato anche il valore del Primo Acconto per il prodotto in Conto Deposito da riconoscere alla compagine agricola.
Fonte: Borsa patate di Bologna