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Asparagi: la campagna poggia sul recupero dei consumi del 2021

Asparagi
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Autore Redazione

Aumentano i volumi acquistati per nucleo familiare, a fronte di una crescita del 19% del prezzo medio

La stagione degli asparagi è iniziata e l’Osservatorio di Mercato Cso Italy traccia il quadro di un comparto che, a differenza di altri, aveva pesantemente risentito del cambiamento delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane durante i mesi di emergenza sanitaria del 2020.

Nel 2021 i consumi domestici di asparagi freschi in Italia sono stati pari a 27.400 tonnellate, in leggera ripresa rispetto all’anno precedente e un indice di penetrazione (la percentuale di famiglie che almeno una volta nel corso dell’anno hanno acquistato il prodotto) rimasto invariato al 41%. Aumentano le quantità acquistate per nucleo familiare, salite nell’ultimo anno a 2,60 kg a fronte di una crescita del 19% del prezzo medio (pari a 5,09 euro/kg).

I consumi nella cartina

Secondo l’Osservatorio Cso Italy, i residenti del Nord Ovest sono i maggiori consumatori con una quota di penetrazione pari al 49% di tutte le famiglie dell’areale, segue il Nord Est al 45%, dunque il Centro con la Sardegna al 43% e il Sud con la Sicilia solo al 27%.

La domanda è legata alla forte stagionalità del prodotto, concentrata per l’87% del totale nel periodo da marzo a giugno, in particolare concentrata sul canale della Grande distribuzione organizzata. Nel 2021 il 68% dell’intero flusso commerciale è transitato tramite Gdo generando il 67% del totale degli introiti del comparto.

In particolare gli italiani hanno continuato a preferire i supermercati con il 40% del totale nazionale acquistato nel 2021, seguiti dai discount con il 17%, gli iper con il 9%, infine le superette con il 2%. Tra i canali di vendita cosiddetti tradizionali, il 15% dei volumi è stato gestito all’interno dei mercati rionali/ambulanti e il 10% dai fruttivendoli, entrambi registrano contrazioni nelle quantità con un calo rispettivamente del 5% e del 22%.
Al contrario, anno su anno sono aumentate le quote acquistate in Gdo: +15% i supermercati, +13% i discount e +1% gli iper. Unica eccezione le superette, in calo del 42% dopo i benefici registrati in periodo di lockdown per la maggior prossimità dei punti vendita.

Prezzi in aumento

In termini di prezzi, nel 2021 si è registrato un aumento in tutti i canali di acquisto: nei supermercati le quotazioni hanno raggiunto una media di 5,40 euro/kg, mentre decisamente più economici sono stati i discount con 4,08 euro/kg.

Dallo studio per cluster di età, emerge che il 48% degli acquisti è stato effettuato da responsabili acquisti over 65, mentre i meno affezionati agli asparagi sono le famiglie con responsabile acquisti under 34. Nel 2021 il 48% dei volumi di asparagi commercializzati era confezionato; vaschette in carta/cartone o flow pack, oppure con filmatura, che hanno conferito maggiore valore al prodotto, con prezzi medi pari a 5,14 euro/kg. E mentre è aumentato il volume medio degli asparagi a peso imposto (dunque confezionati), sono diminuite le quantità per atto d’acquisto nello sfuso.

Nota finale sul biologico. Sebbene in crescita, la quota di asparagi certificati rappresenta appena l’1% delle quantità acquistate in Italia nel 2021.

Per approfondire il tema è disponibile – a pagamento – il report completo sui consumi domestici di asparagi in Italia sulla banca dati Cso Italy.

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