Questo che si sta chiudendo è stato l’anno delle grandi attese. L’anno del post (si pensava) pandemia, nel quale – soprattutto – ci si aspettava un ritorno alla normalità. Non è andata proprio così. Il 2021 ha portato con sé buone notizie, ma è anche un anno di attività commerciali che procedono a singhiozzo tra un lockdown e l’altro, e che cercano di riprendere il ritmo malgrado le restrizioni sanitarie e la diminuzione del potere d’acquisto degli italiani.
A questo proposito, Tiendeo.it (compagnia operativa nei servizi drive-to-store per il settore retail) ha effettuato un’analisi sull’intero anno a punto di concludersi, e ha identificato 10 importanti fenomeni di consumo che hanno caratterizzato il 2021.
Prodotti locali
I prodotti locali hanno sempre maggiore importanza nel carrello della spesa dei consumatori nazionali. La conferma arriva anche dagli studi realizzati nel 2021 su birra e cioccolato, dove trionfano i prodotti italiani.
Frutta, verdura e prodotti vegani
I consumatori mostrano un interesse crescente per frutta e verdura e per una dieta che includa meno carne e più prodotti vegani, in linea con i trend globali. Negli ultimi tre anni infatti, la ricerca di frutta e verdura aumenta del 59%. Tendenza che già si delineava in modo chiaro nel 2020, con un aumento del 53% rispetto all’anno precedente. Altro dato interessante riguarda le ricerche di carne che vedono un crollo del 38% dal 2019 a oggi. Infine, nell’ultimo anno triplicano le promo di prodotti vegani e vegetariani (+182%).
Riprende il traffico ai negozi fisici
Se con i saldi estivi si registra un calo del 18% del traffico ai punti di vendita e una partenza a rilento rispetto all’anno precedente, con il Black Friday torna la voglia di fare shopping in modo tradizionale. Secondo lo studio realizzato, il flusso dei consumatori ai negozi fisici è aumentato del 5,79% se comparato con il venerdì dell’anno precedente. A sorpresa però, il sabato l’aumento è del 73,23% rispetto a sabato 28 novembre del 2020. Per i consumatori, reduci da un periodo di restrizioni, la voglia di uscire e riprendere le vecchie abitudini si fa sentire (insieme alla preoccupazione sui tempi di consegna degli ordini online).
Packaging sostenibile
I consumatori mostrano una grande attenzione per il packaging sostenibile. Prediligono prodotti il cui imballaggio viene realizzato causando il minor impatto ambientale possibile, utilizzando materiali naturali, riducendo i livelli di CO2 a livello di produzione, lavorando con fornitori locali che permettono di limitare i trasporti.
Less is more. Prossimità e qualità
Virata nelle ricerche dei consumatori, che lungo il 2021 registrano una caduta importante di supermercati e ipermercati rispettivamente 46% e 35%, mettendo in evidenza come l’interesse d’acquisto dei consumatori si sposti in modo importante verso prodotti freschi e di prossimità. Si riduce quindi l’interesse verso le grandi spese nei grandi punti di vendita, finalizzate a fare provviste settimanali e mensili tipiche di altri periodi dell’anno.
Omnichannel per tutti
I consumatori si muovono ormai con destrezza tra offline e online, alla ricerca della miglior offerta e delle ultime novità del mercato. E brand e retailer non sono da meno. Si tratta dell’ecosistema phygital, che garantisce una comunicazione tra utente e prodotto fluida e appagante. Un’interazione tra due mondi complementari in continua e imprescindibile relazione.
Sostenibilità e valori del brand
Senza dimenticare che i consumatori in post pandemia sono sempre più green, attenti all’ambiente e sensibili ai valori trasmessi dalla marca con il 20% del fatturato offline è trainato da prodotti che comunicano in modo chiaro principi di sostenibilità.
Semplicità e agilità
Gli italiani si rivelano sempre più smart, premiano la semplicità degli acquisti e sono attenti all’agilità nel processo d’acquisto, tempi di consegna, comunicazione con il servizio al consumatore, servizio di post vendita e resi immediati.
Infedeltà alle marche
I consumatori mostrano di essere sempre meno fedeli a un’unica marca. In Italia nell’ultimo anno più del 30% ha comprato un prodotto da un brand o retail diverso rispetto al solito.
Risparmio. Boom di ricerche di promo per ovviare all’aumento prezzi
L’impennata dei prezzi si fa sentire, così come la crisi causata dalla pandemia. A confermarlo lo studio riguardo al boom di ricerche dei prodotti che hanno visto un aumento prezzi: 2.100% nelle ricerche di promo di salumi, 241% le uova, 85% per la carne. Vino e acqua aumentano rispettivamente del 142% e 129%, anche il pane raddoppia, 17% per le ricerche di promo di verdura e 8% per la frutta.