Il 2020 della nocciola si apre con un dato di fatto con cui in tanti dovranno fare i conti: la mancanza di prodotto proveniente dal Piemonte. Le bizzarrie del clima della scorsa primavera, unite a una recrudescenza del fenomeno della cimice asiatica, hanno infatti causato ammanchi anche importanti in diverse zone di questa regione.
In occasione di Sigep 2020, mysnack ha interpellato tra gli altri José Noè, titolare dell’azienda agricola “Papa dei Boschi“, tornato dopo quattro anni assenza ad esporre in questo salone internazionale. “Rispetto a un’annata normale – spiega Noè – abbiamo raccolto circa un 70%. Il calo di produzione sicuramente c’è stato, ma dalle nostre parti, in Alta Langa (la sua azienda è infatti a Lequio Berria, in provincia di Cuneo), ci sono stati almeno danni contenuti da parte della cimice asiatica, che in altre zone ha colpito molto di più. Gli ammanchi ai quantitativi normali, quindi, sono stati dovuti praticamente soltanto al clima”.
Le speranze in una raccolta 2020 decisamente migliore, al momento, ci sono tutte. “Naturalmente molto dipenderà da come continua la stagione – spiega ancora Noè – ma al momento al fioritura è bellissima e siamo molto fiduciosi. Nella mia azienda – prosegue il titolare di Papa dei Boschi – ho complessivamente una quarantina di ettari a nocciole, alcuni dei quali stanno entrando in produzione proprio in questi anni”.
Ultimo ma non meno importante, per quanto riguarda i prezzi alla vendita, Noè spiega: “A causa di questa situazione, il prezzo delle nostre nocciole subirà un rialzo del 30 – 40%. Non ci sono altre possibilità…
Papa dei Boschi lavora esclusivamente Nocciola Piemonte IGP, declinata tramite il laboratorio interno in granella, pasta e creme spalmabili gourmet (con e senza latte) senza grassi aggiunti e con il 60% di nocciole. La sua produzione è richiesta sia in Italia sia all’estero, dove finisce circa il 50% della propria offerta.