E’ stata presentata ieri a Milano la nuova edizione della manifestazione fieristica Cibus Connect, che si terrà a Parma il 10 e l’11 aprile 2019. Una formula di evento smart, allestita negli anni dispari, che ad oggi ha più che raddoppiato il numero degli espositori come pure i metri quadri espositivi rispetto alla prima edizione del 2017.
Per l’occasione sono attesi a Parma circa 10 mila visitatori professionali, di cui il 30% provenienti dall’estero.
Gli stand di Cibus Connect presenteranno i nuovi prodotti dell’industria alimentare italiana in tutte le categorie: pasta, conserve, olio, condimenti, gastronomia, farine, salumi, lattiero-caseario, dolci, quarta gamma ed altro. Questi prodotti saranno cucinati dagli chef nella grande area della cooking station ed offerti in degustazione agli operatori commerciali che visiteranno la fiera. Tra i nuovi prodotti si registra una crescita dei prodotti salutisti e bio, con una ripresa dei salumi e dei prodotti dolciari. A Cibus Connect sarà presente anche un’area di produttori segnalati da Slow Food che espongono prodotti regionali e caratterizzati da un grande savoir faire o legati alla tradizione; l’obiettivo è quello di dare un ulteriore aiuto a quel mondo di artigiani dell’alimentare associato a Slow Food, aprendo a possibili nuovi acquirenti dei loro prodotti che rappresentano un fiore all’occhiello del made in Italy. Presente anche Assobio con uno stand di rappresentanza della comunità imprenditoriale del settore agroalimentare biologico, imprese dell’agroindustria e della distribuzione.
Il salone parmense sarà anche un’occasione di incontro e riflessione dell’intera filiera agroalimentare. Nel 2018 la produzione delle industrie alimentari italiane è aumentata dell’1,1% rispetto all’anno precedente e l’export del 3%, raggiungendo i 140 miliardi di euro di fatturato di cui 32,9 miliardi nell’export. In assenza di forti turbative internazionali, l’export nell’anno in corso dovrebbe confermare sostanzialmente il trend 2018, per posizionarsi di nuovo su un passo attorno al +3%. Nel 2018 le esportazioni sono cresciute sensibilmente in diversi mercati emergenti come Egitto (+48,8%), Ucraina (+43,6%), Lettonia (+31,3%), Nigeria (+22,6%), Filippine (+24,5%), Bulgaria (+31,1%), Nuova Zelanda (+22,0%) e Vietnam (+19,0%) (dati Federalimentare).