Oltre 10 miliardi di euro di fatturato nel 2017 pari ad un aumento del 2,8% rispetto al 2016. La Marca Del Distributore continua a crescere, un trend che è costante dal 2003 e negli ultimi anni ha visto un’impennata che ha portato l’MDD a crescere più dell’intera industria alimentare italiana. Numeri fotografati dall’indagine di The European House Ambrosetti presentata nel convegno inaugurale di Marca, la manifestazione dedicata al settore MDD organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM (Associazione Distribuzione Moderna) e in programma il 16 e 17 gennaio.
«La Marca Del Distributore gioca e giocherà sempre più in futuro un ruolo rilevantissimo, affermandosi come vera e propria marca al pari, se non superiore, di quelle industriali» ha detto Giorgio Santambrogio, presidente di ADM introducendo il convegno dal titolo “Sicurezza, tracciabilità e qualità della Marca Del Distributore per la tutela del consumatore”.
Nel 2017, ha spiegato Valerio De Molli Ceo di The European House Ambrosetti, la crescita della MDD è stata di tre volte superiore a quella dell’industria italiana su cui oggi incide, in termini di fatturato, per il 7,3%. Anche la quota di mercato è cresciuta significativamente passando dall’11,3% nel 2003 al 18,7% nel 2017. Continuando di questo passo, rileva il rapporto Ambrosetti, la quota di mercato dei prodotti a Marca Del Distributore supererà il 20% nel 2020.
Un segnale inequivocabile del passaggio della MDD da produzione “di copia” a gestione strategica con prodotti innovativi e a valore aggiunto, è rappresentato dal successo crescente dei prodotti Premium: nel 2017, per la prima volta dalla sua nascita, la quota di mercato della Marca Del Distributore in questo segmento ha superato la quota di mercato dei prodotti Primo Prezzo, attestandosi al 16,6%.
Nella crescita prevista per i prossimi anni il segmento Premium e i freschi e freschissimi rafforzeranno il loro posizionamento affermandosi come asset strategici per la crescita della MDD. Per il 35% dei consumatori la fiducia nel punto vendita è il primo driver di scelta per l’acquisto dei freschissimi e, secondo il rapporto, nel 2020 la quota di MDD nel segmento freschi supererà il 29%.
Le aziende copacker che sostengono la rete MDD nella Gdo sono circa 1500 di cui il 92% italiano. Il rapporto Ambrosetti ha analizzato un campione rappresentativo composto da 350 aziende tracciando così un identikit del copacker italiano: nell’80% dei casi si tratta di micro, piccole e medie imprese e la metà sono localizzate in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia. Dal 2013 al 2017, evidenzia il rapporto, le aziende della filiera alimentare a più alta intensità di produzione MDD hanno aumentato i ricavi più delle aziende in cui la produzione MDD è inferiore: il fatturato medio del campione ad alta intensità di MDD è 6,1mln per azienda contro 5,7mln del campione a bassa intensità.
La Marca Del Distributore svolge inoltre un ruolo centrale nei confronti della qualità e della sicurezza alimentare a cui deve attenersi la distribuzione moderna: negli ultimi dieci anni il 70% delle insegne ha almeno raddoppiato i propri investimenti in sicurezza e qualità e nella filiera Marca Del Distributore vengono eseguiti in media circa 2mila controlli all’anno sulle aziende di copackaging e fornitura dei prodotti freschi e freschissimi.
Il concetto di qualità è sempre più multidimensionale per il consumatore e in questo contesto il settore MDD potrà beneficiare delle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche – quali QR code, rating e social network – che migliorano la tracciabilità del prodotto e la comunicazione al cliente.