È in salute il comparto dei prodotti Dop & Igp secondo gli ultimi dati presenti nel Rapporto Ismea-Qualivita 2018 presentato ieri a Roma. Il comparto dei prodotti con la certificazione di origine, infatti, per la prima volta supera i 15 miliardi di euro (+2,6%) alla produzione contribuendo per il 18% al settore agroalimentare nazionale nel suo complesso. Bene anche l’export che cresce del 4,7% per un valore complessivo di 8,8 miliardi di euro, pari in questo caso al 21% dell’export agroalimentare.
L’Italia si conferma in cima alla classifica europea con 822 prodotti certificati (dati al 5 dicembre 2018), davanti a Francia (685), Spagna (329), Gracia (254) e Portogallo (179). Il food vale poco meno della metà, 7 miliardi con in cima i formaggi che valgono 3,9 miliardi e i prodotti a base di carne 2,0 miliardi.
Frutta e verdura? Gli ortofrutticoli, insieme ai cereali, valgono (dati riferiti al 2017) 286 milioni di euro alla produzione, in calo del 10,6% rispetto all’anno precedente, con l’export che si attesta a valore a 161 milioni, in calo di quasi il 30%. La categoria è stata penalizzata dalle cattive performance, a causa della scarsa produzione del 2017, della Mela Alto Adige IGP e della Mela Val di Non DOP.
Tra i prodotti ortofrutticoli che invece hanno visto crescere produzione e valori troviamo la Melannurca Campana IGP che arriva al settimo posto della Top 10 (vedi tabella sotto), “la Nocciola del Piemonte IGP e il Pistacchio Verde di Bronte DOP, rispettivamente in terza e quarta posizione per valore, registrano aumenti significativi sia del fatturato sia delle quantità certificate; bene anche l’Arancia Rossa di Sicilia IGP e il Limone di Siracusa IGP”. Oltre alle mele del nord male anche il Pomodoro di Pachino Igp e la Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp.