Nei giorni scorsi Confagricoltura Piemonte ha presentato, come da tradizione, il bilancio dell’annata agraria nella regione. Nell’anno agrario appena conclusosi, il clima ha fortemente condizionato le produzioni, con un – 20% di raccolto sia per le castagne, sia per le nocciole.
“Complessivamente – ha tuttavia commentato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – l’annata può considerarsi positiva, anche per l’ottimo andamento delle esportazioni, in crescita di 200 milioni di euro, ma emerge con chiarezza che occorre riportare l’attenzione sul settore primario, rimettendolo al centro delle politiche regionali e nazionali”.
Per il capitolo dell’export agroalimentare, Confagricoltura aggiunge: “L’export agroalimentare piemontese, in base ai dati Istat 2017, vale complessivamente 5,5 miliardi di euro, trainato dalle bevande con 1,6 miliardi, con una crescita di questo specifico comparto di circa 200 milioni rispetto al 2016. I primi sei mesi 2018 segnalano inoltre un ulteriore miglioramento delle performance. Questo grazie anche ai fondi europei destinati alla promozione dei prodotti agroalimentari all’estero, vino in particolare, che hanno permesso la realizzazione di programmi specifici per le aziende. Confagricoltura, attraverso il Consorzio ConfagriPromotion, organizza incontri B2B, incoming e missioni all’estero per le aziende vinicole al debutto sui mercati internazionali.
Il solo vino vale circa il 22% dell’export agroalimentare piemontese e circa il 18% dell’export vini nazionale. Il Piemonte esporta circa il 60% del vino prodotto, in prevalenza in Europa (per il 70%) e per la rimanente quota nei Paesi extra UE (dati Regione Piemonte 2017). Occorre proseguire in questa direzione e guardare con ottimismo agli scambi internazionali”.