Trend e Mercati

Il 75% dei consumatori italiani acquista prodotti di IV gamma

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Autore Redazione

All’European Convenience Forum di Amburgo le previsioni e tendenze del comparto. Nel 2017, dati AIIPA, i prodotti ortofrutticoli di IV gamma sono cresciuti in valore del 5%

Nel 2017 i prodotti ortofrutticoli di IV gamma sono cresciuti sia in termini di volume, +4,8% sul 2016, che in termini di valore, +5,2% sul 2016. La fotografia è scattata da AIIPA, l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari, articolata a sua volta in 6 associazioni di settore e 24 gruppi merceologici. 

LogoAIIPA_IVgammaIl comparto  è sempre dominato dalle insalate, sia in busta che in ciotola, prevalentemente mix, ma con ancora una forte presenza di insalate monouso. Tra le insalate guida la misticanza, seguita dalla lattuga, la rucola la valeriana e il radicchio. La crescita più significativa registrata in questi anni è quella delle minestre e zuppe fresche, un segmento con una percentuale di crescita a due cifre.

Ancora poco spazio per la frutta di IV gamma, «ma  – spiega il responsabile del gruppo AIIPA IV gamma Guido Conforti – è un settore che ha tassi di crescita altissima e quindi inevitabilmente destinato a trovare un suo spazio significativo». Le previsioni di crescita, prosegue Conforti, «non possono che essere positive per tutti i prodotti e in particolare per i prodotti a maggior valore aggiunto e più innovativi, che possono godere del vantaggio di essere considerati un naturale sviluppo dei prodotti di quarta gamma». 

EuropeanConvenienceForuma_HamburgDi crescita del settore IV gamma ortofrutta si è parlato anche nel corso dell’European Convenience Forum che si è svolto ad Amburgo all’inizio di giugno. Come riporta Fruchtandel Magazin, in Italia cresce l’appeal dei prodotti fresh cut. Il professor Giancarlo Colelli dell’Università di Foggia ha spiegato che il 75% dei consumatori italiani acquista prodotti fresh cut, in particolare insalate con un aumento significativo del 43% ma stanno spuntando anche nuove referenze come carciofi, finocchi e germogli appena tagliati.  «Tuttavia, il Nord e il Sud Italia sono molto diversi quando si tratta di interesse per fresh cut – ha detto Colelli – questo è dovuto principalmente all’alta disoccupazione e al minor potere d’acquisto nel sud del Paese». Anche per questo, ha spiegato il docente, la maggior parte delle società sono  ubicate nel nord del Paese dove si concentra l’80 % della produzione.

Anche dal punto di vista tecnico le aziende  stanno facendo maggiori investimenti, grazie anche ad un programma sostenuto dal ministero e incentrato sulle nuove tecnologie e sui nuovi prodotti. Imballaggio, prezzo e igiene sono invece i punti critici della IV gamma ortofrutticola secondo i risultati di uno studio presentato al Congresso Europeo sulla Convenienza di Amburgo.

 «Dal punto di vista dei consumatori la IV gamma non è completamente positiva, perché oltre ai molti vantaggi dei prodotti freschi tagliati si allarga anche lo scetticismo – ha spiegato Silke Schwartau del Centro Consumatori Amburgo in un articolo di Fruchtandel Magazin –  i consumatori auspicano in particolare un miglioramento degli imballaggi (82,8%) e lamentano l’uso di imballaggi esterni non necessari (83,6%)».

Anche l’igiene gioca un ruolo importante, perché la maggior parte dei consumatori –  riferisce uno studio della Stiftung Wartentest (Fondazione per il controllo delle merci) – ha trovato un’elevata carica batterica, soprattutto nelle insalate. Inoltre il consumatore critica l’eccessiva  differenza di prezzo tra la materia prima e il prodotto pronto e auspica una maggiore regionalità dei prodotti e sostenibilità.

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