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Nocciola, sul nome “Langhe” soddisfazione di Coldiretti

nocciola

“Un risultato per il quale ci siamo a lungo battuti, che arriva in risposta alle nostre richieste di chiarezza e che fa vincere prima di tutto il territorio”. Con soddisfazione, i vertici di Coldiretti Cuneo commentano la sentenza del Tar del Lazio, che ha accolto il ricorso presentato nel 2016, sottoscritto da Coldiretti Cuneo e Piemonte contro la registrazione della dicitura “Tonda gentile delle Langhe” nel Registro nazionale delle varietà delle piante da frutto.

La decisione definitiva del giudice ha ritenuto illegittima l’iscrizione che autorizzava l’uso del nome geografico “Langhe” in tutta Italia, tranne che in Piemonte, per indicare genericamente una determinata tipologia di nocciola.

“La nocciola è uno dei nostri beni più preziosi – evidenziano Bruno Rivarossa e Tino Arosio di Coldiretti Cuneo – una delle maggiori risorse economiche del territorio. Nella nostra regione, la superficie complessiva coltivata è di circa 18.000 ettari di cui 15.000 sono impianti attivi. La produzione totale è di oltre 200.000 quintali. Nella Granda, che è una provincia corilicola per eccellenza, vi è una superficie dedicata di 14.000 ettari e circa 65.000 quintali (dati del 2017). Con questa sentenza si fa chiarezza anche per il consumatore che altrimenti avrebbe ritrovato sul mercato nocciole dal nome fuorviante rispetto alla loro reale provenienza. Difendere, dunque, il nostro territorio e le imprese che ci credono ed investono è l’obiettivo primario, mettendo in atto azioni di valorizzazione affinché questa eccellenza made in Piemonte sia sempre più tutelata e conosciuta anche oltre i confini nazionali”.

 

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