“Il Cinipide Galligeno del castagno, la processionaria del pino, i bostrici dell’abete rosso e del pino silvestre, il cancro corticale del castagno, la ruggine vescicolosa dell’abete rosso e il cancro del larice”. E’ questa la lista delle patologie che il Piano di Indirizzo Forestale (Pif) della Regione Lombardia elenca come pericoli per i boschi della Valchiavenna, in provincia di Sondrio. E in un servizio che riprende alcune considerazioni del Pif, il quotidiano locale “La Provincia di Sondrio” scrive: “Del cinipide ormai si sa praticamente tutto. Arrivato in valle una decina di anni fa, ha fatto danni pesanti e ormai il fenomeno è presente in tutta Italia. Solo nelle due ultime stagioni la situazione è migliorata grazie all’inserimento nell’ambiente di un parassita antagonista: il Torymus sinensis. Anch’esso originario della Cina. Un fenomeno cresciuto nelle ultime stagioni è quello della processionaria del pino. Un lepidottero molto pericoloso per le pinete, poiché le priva di parte del fogliame, compromettendone il ciclo vitale. Inoltre, durante lo stadio larvale questo insetto presenta una peluria che risulta particolarmente urticante per vari animali, oltre che l’uomo…
Secondo la relazione, negli scorsi anni si sono registrati attacchi significativi sul versante idrografico sinistro del Mera nella parte meridionale del comprensorio, Somaggia, all’imbocco della Val Bregaglia e della Valle Spluga. Molto meno conosciuti sono i bostrici dell’abete rosso e del pino silvestre. Il bostrico è un insetto e rappresenta uno dei maggiori pericoli per il patrimonio forestale. Secondo quanto spiegato dal Pif, fra le principali cause che inducono il proliferare di questi coleotteri c’è senz’altro l’assenza di una corretta gestione selvicolturale. Focolai sono stati individuati a Campodolcino, San Giacomo Filippo, Villa, Piuro e Novate Mezzola. Rimangono due malattie – conclude il servizio – definibili come “storiche”: il cancro corticale del castagno, per il quale la lotta ha affinato gli strumenti, nonché la ruggine vescicolosa che interessa l’abete rosso. Danni causati da questo patogeno sono stati registrati in alcune località del comprensorio: in Vallespluga, a Villa di Chiavenna, fino a Novate Mezzola. Rilevata, infine, in tutti i lariceti, la presenza di cancro. Il Pif consiglia di eliminare tutti i possibili focolai di infestazione”.