Crescono, e anche sostanzialmente, gli scambi in volume di frutta secca, ma il fatturato si mantiene sostanzialmente invariato rispetto al 2016. E’ questa la “fotografia” che Fruitimprese fa di questo comparto, sulla base di dati Istat. Risulta infatti che, da gennaio a ottobre 2017, l’export di frutta secca è aumentato in volume del 13,9%, passando da 58.187 tonnellate a 66.270 tonnellate. Il valore generato, tuttavia, si mantiene in linea con lo scorso anno (-0,1%), passando da 397,2 a 396,68 milioni di euro. Sul fronte dell’import, invece, si assiste a un leggero aumento dei volumi e a una più marcata diminuzione del fatturato: a fronte di un +3,4% negli scambi, infatti, che corrisponde a un passaggio da 166.366 tonnellate a 171.942 tonnellate, si assiste a un – 6,4% nel valore, che passa da 942,84 a 882,74 milioni di euro.
Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, per quanto riguarda l’export registrano numeri positivi in termini di fatturato nei primi dieci mesi del 2017 legumi e ortaggi (+2,3%), frutta fresca (+ 5,5%) e frutta tropicale (+ 16,4%). In flessione invece sono gli agrumi, con un – 14,1%). Variazioni importanti rispetto al 2016 si notano poi nell’import, con legumi e ortaggi che segnano un + 10,7 in valore e un + 2% nei volumi, gli agrumi con un + 18% in valore e addirittura un + 40,7% in volumi, la frutta fresca con un + 7,2% in valore e un + 10,2% in volumi, la frutta tropicale con un + 6,6% in valore e un + 8,9% in volumi.