Alba, il noto comune piemontese noto per le sue nocciole e i suoi tartufi, è stata proclamata “Città creativa Unesco per la gastronomia” e, con questo titolo, entra nella prestigiosa lista dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, che tra i centri italiani già annovera Parma.
Per la cittadina delle Langhe, in provincia di Cuneo, a forte vocazione per le nocciole, il tartufo e il vino, la designazione è arrivata martedì scorso. “L’Unesco – ha spiegato all’Ansa il curatore del dossier di candidatura ed esperto legale Pier Luigi Petrillo – ha riscontrato come le città iscritte abbiano impostato politiche attive per diffondere, valorizzare e sostenere la cultura del cibo nella propria comunità”.
La direttrice dell’Unesco, Irina Bokova, ha aggiunto: “Si tratta di 64 città di 44 diversi Paesi. Di queste, 19 provengono da Paesi che finora non facevano parte del network. Fra le nuove città creative per la gastronomia entra una città americana, San Antonio, nonostante la decisione degli Stati Uniti di uscire dall’Unesco”.
Il progetto “Città creative” dell’Unesco è nato nel 2004 con l’obiettivo di unire una lista di città che hanno fatto della creatività il motore dello sviluppo economico. Delle attuali 180 “città creative” individuate nel mondo, nove sono quelle italiane e, di queste, soltanto due (appunto Alba e Parma) lo sono diventate per la gastronomia.