E’ un anno negativo per la nocciola “Tonda di Giffoni Igp”, una delle varietà di nocciola più pregiate a livello nazionale. A causa della siccità, sono drasticamente calati sia i quantitativi prodotti sia il prezzo. Ad illustrare la situazione è Coldiretti, che spiega: “Il 90% della produzione salernitana totale di nocciole è costituito proprio dalla Tonda di Giffoni, coltivata su circa 2.600 ettari. Solo nei picentini, la produzione è scesa dai 50.000 quintali di raccolta del 2016 ai 20.000 di quest’anno. Cala anche il prezzo: lo scorso anno un quintale di nocciole si vendeva a 390 euro; oggi il prezzo oscilla dai 2,24 ai 2,80 al chilo”.
Vittorio Sangiorgio, presidente di Coldiretti Salerno, ha aggiunto: “La provincia di Salerno detiene una posizione strategica nel settore corilicolo e contribuisce in maniera significativa all’offerta campana e nazionale, ma il comparto è ancora troppo frammentato, con un’offerta quantitativa troppo bassa a fronte di una eccellente qualità. Per non perdere ulteriori spazi di mercato, è necessario soddisfare le esigenze dell’industria dolciaria ottimizzando i processi e le tecniche di coltivazione, creando una filiera moderna a partire dalle strutture necessarie, centri di raccolta e stoccaggio e centri di prima trasformazione, oltre a nuove forme di cooperazione agricola per gestire il processo”.
Angelo Petolicchio, fondatore della Cooperativa Tonda di Giffoni e del Consorzio di Tutela Tonda Giffoni, commenta: “A influire sulla stagione negativa del settore corilicolo sono stati siccità e vento caldo. Quest’ultimo ha letteralmente asciugato i frutti sugli alberi. Il problema più grave adesso riguarda le importazioni: con la Turchia che ha addirittura raddoppiato la produzione, rischiamo di trovarci invasi da nocciole straniere. Bisogna lavorare da subito per mettere in campo un’assistenza tecnica e specialistica agli imprenditori agricoli, per scongiurare un’altra annata disastrosa per il settore”.
