Panettoni e altri prodotti dolciari tipici della tradizione natalizia stanno andando a gonfie vele anche nella capitale. A rilevarlo è stata in questi giorni la Cna di Roma, che ha spiegato come negli oltre 400 forni della metropoli le vendite stanno mantenendo bene le posizioni raggiunte negli ultimi anni.
Bernardino Bartocci, presidente della Associazione Panificatori della Cna di Roma, ha dichiarato in particolare: “Ormai, per ogni quartiere della città, ci sono forni che producono panettone artigianale, pangiallo, panforte, pane con le noci. Fino a qualche anno fa non era così. La preferenza verso questi acquisti rispetto ai prodotti industriali è rafforzata dal rapporto di fiducia del fornaio sotto casa, dove si va tutto l’anno, e soprattutto in queste settimane in cui i romani hanno preferito non allontanarsi troppo dal quartiere”.
Cna Roma ha stimato che, per le festività natalizia 2015, saranno più di 10.000 i panettoni artigianali complessivamente prodotti, per un consumatore sempre più attento alla qualità
“Rispetto al panettone industriale, che resta secco all’esterno e morbido all’interno – prosegue Cna Roma – la morbidezza dei panettoni fatti a mano è omogenea. Il panettone artigianale è lievitato naturalmente, morbido, umido, ma non troppo. Nella farcitura, è importante il giusto mix tra uvetta e canditi. Infine, in un buon panettone artigianale, è riconoscibile il sapore della vaniglia, del burro e delle uova. Per finire, l’aspetto esteriore deve apparire non bruciato, ma di un intenso color nocciola. Il prodotto fresco e artigianale non presenta note rancide, derivanti dalle materie prime utilizzate”.
Da ultimo, Bartocci ha dato un suggerimento anche per evitare gli sprechi: “L’invenduto – ha detto – si può donare alle comunità di beneficenza. E quello che resta in casa può essere consumato entro un mese: non sarà morbido come i primi giorni, ma è ottimo per accompagnare una sana colazione”.