Originario dell’areale intorno a Castelfranco Veneto, oggi è coltivato soprattutto in provincia di Padova. Bellissimo a vedersi, nonché dotato di grandi caratteristiche organolettiche – dalla freschezza alla croccantezza passando per il suo delicato sapore amarognolo – è nato da un incrocio ottenuto a fine Ottocento tra un radicchio rosso di Treviso e la scarola. È il variegato di Castelfranco Veneto Igp, recentemente protagonista della mostra-concorso che ha visto primeggiare il radicchio presentato da Francesco Daminato, presidente di OPO Veneto. Per la cosiddetta “rosa” di Castelfranco, secondo Paolo Manzan, presidente del Consorzio di tutela del radicchio rosso di Treviso e del variegato di Castelfranco, ci sono oramai tutte le premesse affinché si attui definitivamente il rilancio di questo particolare radicchio. Nel 2014, infatti, la semina è aumentata notevolmente, ma, a causa del clima, il raccolto, sebbene in aumento rispetto al 2013, non è stato pari alle aspettative. Nonostante questo il variegato quest’anno è riuscito a spuntare prezzi comunque interessanti. Negli ultimi anni il raccolto di variegato è stato di circa 50mila quintali pari ad un valore indicativo di 4 milioni di euro.
Fonte news e foto: OPO Veneto