Durante il recente incontro bilaterale Ue – Turchia, di Salerno per fare il punto sul comparto della nocciola, Agrinsieme (coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane) ha diffuso alcuni dati sulle stime per la campagna in corso 2014/2015.
Dappertutto, i prezzi sono dati in forte aumento, per la sostanziale mancanza di prodotto da una parte e la domanda sempre maggiore dall’altra. In Piemonte la qualità è giudicata buona e la previsione è di un calo contenuto al – 5%. Un vero e proprio crollo della produzione, invece, è atteso nel centro e sud Italia, con Lazio, Campania e Sicilia date rispettivamente al – 50, – 60 e – 80 per cento. A livello complessivo, quindi, la produzione italiana 2014/2015, secondo Agrinsieme, dovrebbe attestarsi dalle 70 alle 78.000 tonnellate, rispetto alle 131.000 tonnellate della stagione 2013/2014.
Durante lo stesso convegno sono stati diffusi anche altri dati riguardanti il comparto della nocciola. Sempre secondo Agrinsieme, su elaborazione di dati Istat Censimento 2010, in Italia ci sono quasi 33.000 aziende che producono nocciole, con la maggiore superficie coltivata che si concentra in Campagna (oltre 11 mila ettari) e, a seguire, in Piemonte (più di 8.300 ettari) e nel Lazio (circa 6.200 ettari).