Se la frutta estiva è andata a due velocità, la partenza della campagna di pere e mele, almeno per ora, lascia ben sperare. Così come ci sono buoni presupposti anche per quanto riguarda i kiwi. Sono questi, in sintesi, i temi toccati da Giancarlo Minguzzi, che oltre a essere presidente della OP Minguzzi di Alfonsine (RA) è anche a capo di Fruitimprese Emilia-Romagna, l’associazione che riunisce le imprese private regionali dell’ortofrutta, che lavorano 1 milione di tonnellate di prodotto all’anno, per un valore di circa 700 milioni di fatturato e il 60% di export.
«Si è chiusa una campagna della frutta estiva a 2 velocità ma sono mancate le marce intermedie – ha commentato Minguzzi.
– Dopo una campagna fragole dai prezzi altalenanti, albicocche, pesche e nettarine sono partite molto bene già da metà maggio, e il trend è continuato anche in giugno e luglio, sostenuto da un’offerta inferiore rispetto al 2012». Ad agosto poi il calo dei prezzi, brusco, che è continuato fino a settembre. «Una pesantezza dovuta sia al calo qualitativo del prodotto in agosto sia alla concomitante offerta da differenti zone italiane di produzione».
Sul fronte autunnale, secondo il presidente di Fuitimprese Emilia-Romagna, i prezzi per i produttori per pere e mele sono partiti bene: «grazie a un mercato vuoto di questi prodotti che stanno così realizzando sui mercati buoni prezzi, sicuramente remunerativi per i produttori». E i kiwi? «Il kiwi non dovrebbe registrare sovrapproduzioni, ma rimanere sui quantitativi dello scorso anno e probabilmente anche di migliore qualità, quindi permetterci di fare quel salto qualitativo in giro per il mondo che da tanti anni noi operatori auspichiamo».
Fonte foto: corriereortofrutticolo.it