Solitamente le classifiche vanno prese come tali, vale a dire, appunto, come delle graduatorie da analizzare più che da assorbire acriticamente. In questo caso, bisogna sottolineare come non ci siano medaglie da assegnare quanto indicatori da prendere in seria considerazione per fotografare lo stato di salute delle produzioni certificate del comparto agroalimentare italiano. L’annuale classifica stilata dalla Fondazione Qualivita prende in considerazione precisi indicatori economici che mettono in evidenza le performance dei prodotti DOP e IGP: fatturato alla produzione sul mercato nazionale, fatturato al consumo, fatturato a export, quota di venduto all’estero.
Ai primi tre posti, quest’anno, Parmigiano Reggiano DOP e, secondi a pari merito, Grana padano DOP e Aceto Balsamico di Modena DOP. Il primo dei prodotti ortofrutticoli è la Mela Alto Adige IGP, al 4° posto, premiata soprattutto dall’export, sia in termini di fatturato (110milioni di euro) che di quantità (il 55% è volato all’estero).
All’11° posto troviamo ancora le mele, questa volta quelle trentine della Val di Non, certificate DOP, che vedono aumentare, nel 2011, il fatturato all’origine dell’1,5% (148milioni di euro) e i volumi del 5,2% (204.020 tonnellate).