Trend e Mercati

RUBRICA: Ciliegie dal mondo

Le principali alternative alla ciliegia italiana.

L’inizio della stagione delle ciliegie italiane è un’occasione per riflettere sul panorama mondiale e su quali siano i principali prodotti concorrenti.

Al primo posto ci sono gli USA, ricchi di varietà particolari, che attraverso iniziative, promozioni nei punti vendita, festival dedicati alla ciliegia e progetti in collaborazione con le università, servono i paesi vicini, l’Asia e ad inizio e fine stagione anche l’Europa. (qui il sito di Stemilt, uno dei principali produttori ed esportatori statunitensi)

Il fenomeno più imponente degli ultimi anni è quello della Turchia, primo produttore al mondo con circa 450.000 tonnellate prodotte e un valore dell’export stimato sui 150 milioni di dollari. L’ottima varietà Napoleon, l’uso delle più moderne tecniche di conservazione e preriferigerazione, l’adozione degli standard di qualità europei, una posizione geografica ideale unita ad una logistica in continuo miglioramento aprono grandi scenari per il paese, se ci sarà un supporto adeguato alle ambizioni in fatto di marketing e comunicazione.

La Spagna con la ciliegia “Picota”, la ciliegia “senza picciolo”, svolge da anni delle fortissime campagne di marketing focalizzate sul frutto inteso come agile e veloce snack quotidiano. Ogni anno la GDO di tutta Europa accoglie attività di promozione di queste ciliegie della Valle del Jerte. (qui il sito del Consorzio della ciliegia Picota “Cereza della Jerte”)

Nell’altro emisfero l’unico attore è il Cile, con una produzione di 60.000 tonnellate destinata a raddoppiare entro il 2015. Da anni l’ASOEX, associazione degli esportatori, supporta i produttori e promuove attività di marketing in molti paesi, soprattutto in Asia. (qui il sito dell’associazione cilena degli esportatori di ortofrutta)

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