Sereno, determinato, schietto. È un Patrizio Podini in ottima forma e di buon umore quello che si è presentato a Cortenuova (Bergamo) per l’inaugurazione della sua ultima creatura, il grande centro logistico all’avanguardia che servirà per supportare già ora, ma soprattutto nel prossimo futuro, il grande sviluppo in termini di crescita di MD.
I numeri di una continua ascesa
I numeri del terzo player del mondo discount in Italia sono tutti molto positivi: nel 2021 l’insegna ha superato 3 miliardi di euro di fatturato, +5,6%, un dato che assume ancor più valore in considerazione della poderosa crescita, causa pandemia, del 2020, che si era assestata oltre il 15%. È un treno in corsa MD, che assume senza sosta – nel 2021 i nuovi collaboratori sono stati 1.484, portando il numero della forza lavoro interna a 8.209 unità (+22,06%) – e continua ad aprire negozi. Nel 2022 ne sono previsti altri 38, di cui 26 diretti e 12 in affiliazione, oltre al continuo piano di rinnovamenti di quelli vecchi.
“Il momento più bello della mia carriera? L’acquisizione di LD”
Sul grande palco allestito all’interno di uno degli enormi capannoni di Cortenuova, Podini ha prima di tutto ripercorso la sua intera carriera intervistato da un decano del giornalismo italiano, come Bruno Vespa. Una storia, quella dell’imprenditore altoatesino, di un uomo che ha fatto la gavetta sviluppando l’antica attività di ingrosso aperta dal padre a Bolzano nel 1919 e che, anno dopo anno, ha sempre buttato la palla avanti, investendo e sperimentando.
Ha scommesso nel Meridione, quando non era certo scontato farlo, aprendo i primi discount nel 1994 partendo da Napoli, ha introdotto il no-food trovando i partner giusti in Cina qualche anno dopo. Nel 2013, però, è arrivata quella che considera la sua più grande conquista professionale, l’acquisizione di LD, che gli ha consentito di diventare un‘insegna presente lungo tutto lo stivale. “Fino ad allora il mercato ci snobbava un po’. A quel punto siamo diventati nazionali e, da allora, abbiamo fatto il salto”.
“Inflazione? Faremo il possibile, ma…”
Non manca, naturalmente qualche preoccupazione per l’attuale momento, caratterizzato dalla guerra in Ucraina, con le conseguenze che questo comporta in termini di ritardo delle forniture delle merci, e della spinta inflativa, con la quale anche i discount devono fare i conti. “Siamo soddisfatti dei numeri di inizio 2022, ma c’è un elemento: faremo il possibile per contrattare bene con i nostri fornitori il prezzo e caricarlo il meno possibile sul consumatore finale, ma l’inflazione intorno al 7% non consente di poter lasciare i prezzi invariati”. Già oggi, ammette Podini, la gente sta spendendo di meno. “Basta vedere lo scontrino medio che sta scendendo. Questa è una fase molto delicata”.
“Gli altri hanno gli scaffali vuoti, noi no. Perché? Trattiamo bene i fornitori”
Proprio il rapporto con i fornitori, a detta di Podini, è una delle armi che contraddistingue il successo di MD e la sua crescita costante, anche rispetto a noti e agguerriti diretti concorrenti. “In questo periodo ci sono molti prodotti che mancano a scaffale perché aumentano i prezzi, non arriva la merce, mancano i cartoni e i fornitori non sanno come fare”, afferma il patron di MD una volta sceso dal palco, alla fine dell’inaugurazione ufficiale.
C’è chi lascia gli scaffali vuoti, chi li riempie con altro, noi al 99% abbiamo sempre la merce, perché abbiamo un rapporto continuo con i nostri fornitori, li coccoliamo e loro ci ripagano. Diamo un servizio efficiente”.
Non solo convenienza
C’è il rischio che questo delicato periodo storico riporti al centro solo e soltanto la convenienza offerta dai discount, dopo anni nei quali si è detto e scritto che avevano cambiato pelle alzando il livello qualitativo e l’esperienza di acquisto?
“No”, dice, categorico, Podini. “Con le nuove aperture e i nuovi assortimenti notiamo che la clientela che viene da noi non è solo quella che vuole risparmiare, ma anche quella che ha capito gli possiamo dare a prezzi contenuti gli stessi prodotti che comprano nei supermercati” Un esempio? “Cinque anni fa abbiamo lanciato la linea Lettere dall’Italia: oggi – conclude – abbiamo più di 100 referenze, sono prodotti di grandissima qualità, che si possono paragonare tranquillamente a quelli dei marchi privati e il fatturato di questi articoli continua a crescere”.