A Coop Alleanza 3.0 fare #mentelocale non bastava. Così, da inizio anno ha deciso di investire ulteriormente nel progetto che valorizza territori e produttori. Come? “Potenziando comunicazione e logistica – risponde a myfruit.it Pietro Terlingo, direttore settore ortofrutta di Coop Alleanza 3.0 – A livello logistico e di gestione dell’anagrafica, infatti, andavano inseriti codici aggiuntivi per distinguere in piattaforma i singoli prodotti e mandare l’ortofrutta marchigiana nelle Marche, quella romagnola in Romagna e così di seguito”.
La prossimità verso territori e produttori dà la possibilità ai nostri soci e consumatori di fare, all’atto della spesa, una scelta di partecipazione a un bene comune, la sostenibilità del made in di ogni regione – spiega Terlingo – L’economia che ha la capacità di valorizzare il microterritorio risponde, infatti, a un modello di ultraprossimità che dà una chance in più per un supercarrello che in un prodotto ricerca il diritto alla sana (e sicura) alimentazione, alla trasparenza sulla provenienza, alla qualità dell’alimento e del lavoro di chi l’ha coltivato”.
Lato comunicazione, l’obiettivo è mettere sotto i riflettori i prodotti del territorio. “Abbiamo deciso di renderli sempre più riconoscibili, grazie ad appositi stop che richiamano lo stesso contenuto (Coltivato vicino a te, ndr) sia nei prodotti confezionati, sia negli sfusi. Un modo per fare parlare il negozio di territorio, evidenziando in modo semplice ed efficace la provenienza vicina dei prodotti in assortimento. Nello specifico, mi riferisco a consegna in cassetta CPR, angolari con logo del fornitore e scritta Coltivato nella tua regione e puntatori (con scritta Prodotto locale da esporre su tutti i prodotti della regione. Sono poi previsti cartelli con la foto del produttore interessato”.
Tutto l’anno per periodi diversi
Dal Friuli fino alla Sicilia – passando per Veneto, Emilia Romagna, Puglia – #mentelocale lavora tutto l’anno per diversi periodi e su diversi prodotti rispettandone la stagionalità. “Sono aspetti distintivi che abbiamo nel nostro Dna, legati alla filiera e alla tracciabilità. Da qui, il passaggio alla ricchezza del territorio, all’indotto e al tessuto in cui operiamo per valorizzare fornitori e territori è stato naturale, anche perché rappresentano il 90% del nostro fatturato”, commenta il manager di Coop Alleanza 3.0 che aggiunge: “Temi molto sentiti dai nostri soci clienti, una sorta di garanzia aggiuntiva che diamo”.
Intanto a Macfrut 2021…
Intanto, l’Assemblea plenaria in presenza con i fornitori sul Progetto Qualità di Coop Alleanza 3.0 insieme a Coop Italia in occasione di Macfrut ha portato un segno tangibile e concreto nel comparto della #FruttaconNocciolo.
“L’analisi allo specchio dello status qualitativo e organolettico delle principali referenze (ciliegie, albicocche, susine, pesche e nettarine) nel periodo 2018/21 ha evidenziato un miglioramento progressivo e costante nei tre grandi ambiti della qualità sostenibile: il no waste (riduzione importante di colli resi e prodotto non conforme); il premium quality (qualificazione significativa del profilo organolettico) e il made in Italy (miglioramento del giudizio globale del prodotto italiano e della sua distintività)”, osserva Terlingo.
Anche se era in evitabile affrontare il tema delle quantità negate, legato al calo produttivo per effetto del maltempo, secondo il manager di Coop Alleanza 3.0 il valore aggiunto di questo momento di condivisione verte sull’affermazione di un successo di filiera che parte da vicino, avallato dalle voci di oltre duemila soci che si sono espressi con un’indagine online dedicata.