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Coop: parte la campagna “Ogni ape conta”

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Autore Redazione

Proteggere le api e favorire la biodiversità. Avviata una ricerca scientifica su larga scala che include per la prima volta tutta la filiera

Da Coop arriva un rinnovato impegno a proteggere le api, piccole spie della biodiversità, rafforzando quanto già si sta facendo per mantenere un habitat idoneo, e lanciando una ricerca scientifica su larga scala che include per la prima volta tutta la filiera. Con Coop in prima linea le aziende agricole sue fornitrici, Conapi, l’impresa cooperativa di apicoltori più grande d’Italia (600 apicoltori e circa 110mila alveari), LifeGate e il Dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna considerato punto di riferimento in Italia sullo studio degli insetti impollinatori.

La ricerca

La tutela della biodiversità fa parte da sempre del dna di Coop; le 7.500 aziende agricole che producono per Coop nel tempo sono state sensibilizzate a destinare il 3% dei terreni coltivabili a siepi e fiori per migliorare l’habitat (è parte del capitolato sottoscritto), anche la campagna lanciata due anni fa sullo stop ai pesticidi eliminando altre molecole chimiche (tra le ultime quattro anche il glifosato) va nella stessa direzione. D’altro canto l’eliminazione da parte di Coop delle molecole critiche per le api parte anch’essa da lontano; nel 2010 Coop è stata la prima insegna ad aver bandito l’utilizzo del neonicotinoide imidacloprid come conciante delle sementi e successivamente ad aver posto limiti sia temporali che di utilizzo in generale dei neonicotinodi, molecole particolarmente tossiche per le api.

Di fatto oggi Coop ha già all’attivo oltre 1 miliardo di api ospitate ogni anno, ma con la campagna “Ogni ape conta” intende allargare la platea delle api da proteggere e attivare al tempo stesso una opportuna attività di divulgazione nei confronti dei consumatori. Per la prima volta ci si occuperà scientificamente di un altro genere di api, quelle solitarie, in particolare le osmie che non producono miele, ma svolgono l’opera fondamentale dell’impollinazione con un’efficacia di oltre il 90% di fecondazione dei fiori visitati rispetto all’ape mellifera che ha un indice decisamente più basso.

Per facilitare la loro presenza sono state posizionate nelle prime 36 aziende agricole che hanno aderito (7 regioni coinvolte, dal Trentino alla Sicilia) 100 nidi costruiti con appositi criteri che le rendono luoghi privilegiati dalle osmie per nidificare (progettate dalla società Pollinature con materiali di riciclo impiegando persone con diversi tipi di disabilità). A queste si aggiungono le 100 arnie con api mellifere e la collaborazione di apicoltori e agricoltori esperti impegnati nell’attività di monitoraggio così da ottenere al termine della ricerca triennale un’informazione il più possibile completa sia sulla dinamica delle popolazioni delle osmie rilasciate che sulla presenza e livello di pesticidi nel polline raccolto da entrambe le tipologie di api.

I dati scaturiti dai due “sistemi di monitoraggio” si integreranno tra loro per avere un quadro complessivo dello stato di salute del territorio. Infatti, le api da miele danno un’informazione generale/complessiva sia sull’azienda agraria selezionata che sull’ambiente circostante per un raggio di volo che convenzionalmente è considerato pari 1,5 chilometri. Invece, i dati scaturiti dalle osmie forniscono un’informazione più puntuale sia nello spazio che nel tempo, perché il loro raggio di volo è più limitato come più breve il loro periodo di attività, però più preciso perché circoscritto all’azienda agraria oggetto del monitoraggio e durante le settimane di nidificazione delle osmie. Prezioso e insostituibile il ruolo degli apicoltori e agricoltori coinvolti; a loro spettano infatti i prelievi periodici (ogni 10 giorni circa per un mese dall’inizio della fioritura) e l’invio dei campioni per l’analisi dei dati da parte dell’Università seguendo un preciso protocollo.

La divulgazione

Altrettanto importante quanto l’attività di ricerca è poi l’opera di divulgazione che si affiancherà. Così vicino al 20 maggio in occasione della “Giornata Mondiale delle Api” sugli scaffali dei 1.100 negozi Coop in tutta Italia saranno in promozione il Mille Fiori Coop, il Fior Fiore di Agrumi di Sicilia e Calabria e il Fior Fiore di Tiglio, tutti mieli 100% italiani. Dalla seconda metà di giugno arriverà poi una special edition del Miele Millefiori Coop con un Qr-code che rimanda al sito corredato di video e informazioni utili. A fine maggio sempre nei negozi Coop chi vorrà potrà acquistare le casette-rifugio per api selvatiche e altri insetti impollinatori. Per installarne nei posti giusti sono sufficienti poche accortezze come proteggerle dal vento e dall’umidità e porle almeno a un metro e mezzo di altezza su un albero o su un palo, preferibilmente esposte verso sud o est. Oltre alle casette si troveranno anche semi specifici per piante amiche degli impollinatori così da creare un habitat favorevole. Inoltre solo nella Giornata Mondiale delle Api, in circa 300 pdv acquisterà un vasetto di miele riceverà in omaggio la maglietta della campagna “Ogni ape conta”.

Una campagna attesa

“Lavoriamo su questa campagna da tempo, la pandemia ci ha costretto a ritardare, ma grazie all’impegno nostro, dei nostri fornitori e degli altri partner che ci hanno seguito siamo ora in grado di annunciarla partendo appunto da un dato di fatto. Un miliardo di api tutelate sono il primo risultato raggiunto; ora andiamo oltre per aiutare un insetto essenziale per la biodiversità e per l’agricoltura – ha dichiarato Maura Latini, amministratrice delegata Coop Italia – Un ruolo importante lo svolgono anche questa volta i nostri soci e consumatori, li invitiamo a seguirci, a fare rete su un argomento che potrebbe sembrare piccolo ma è grandissimo. Da questi insetti non dipende solo il miele ma l’intera catena alimentare”.

“Questo progetto segna un passaggio importante della lunga collaborazione con Coop Italia ha commentato Diego Pagani, apicoltore biologico e presidente di Conapi – Le api sono in qualche modo le portavoci di una numerosissima comunità di insetti impollinatori che contribuiscono in modo determinante alla salvaguardia della biodiversità e al mantenimento della qualità delle produzioni italiane. Abbiamo accolto con grande interesse il progetto che abbina la presenza delle nostre api alle api solitarie, consentendo di segnalare la salubrità delle coltivazioni degli agricoltori, fornitori di Coop: si tratta di un importante passo avanti per dimostrare che apicoltura e agricoltura sono alleate fondamentali per disegnare un presente e un futuro davvero sostenibil”.

Fonte: Coop Italia

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