L’importanza delle aree del fresco e del freschissimo, a partire dal reparto ortofrutta, nei punti vendita della moderna distribuzione – siano essi appartenenti a Gdo, Do o Discount è poco importante ormai – è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. Analisti del settore e manager delle principali insegne non mancano di considerarle costantemente come strategiche durante incontri e convegni, se non proprio decisive. Anche, e forse ancor di più, nell’attuale fase storica che stiamo vivendo, condizionata dalla pandemia in corso e dalle inevitabili ripercussioni sui consumi. E una conferma arriva anche dal recente rapporto preparato dalla società Dunnhumby (Gruppo Tesco) che ha stilato il primo indice italiano di preferenza dei rivenditori (RPI) per il canale della distribuzione alimentare.
L’indagine ha preso in considerazione le risposte di 3.000 consumatori italiani, “intervistati per scoprire come pensano e si sentono nei confronti dei negozi di alimentari, e come li frequentano”. Sono sei i fattori chiave indicati dagli intervistati nella scelta delle insegne preferite e, in ordine di importanza, troviamo prezzo percepito, relazione, qualità prodotti, varietà prodotti, praticità ed esperienza di acquisto.
Interessante notare come tra i criteri di scelta nel fattore “qualità prodotti” rivesta particolare importanza quella che viene definita la “freschezza freschi“. L’attrattività di reparti come carne, frutta e verdura, salumi e formaggi, pesce è considerata decisiva e influisce in modo determinate sulla percezione della qualità stessa dei prodotti in vendita da parte di un’insegna.
Esselunga è il grande vincitore generale di questa indagine, essendo arrivato primo addirittura in 5 dei 6 fattori, a partire proprio dalla “freschezza dei freschi”. Al secondo posto troviamo Conad, leader per quote di mercato in Italia che, sempre per quanto riguarda il fattore qualità e varietà dei prodotti si piazza al terzo posto. Terza Coop, che invece risulta seconda sul fronte qualità dei prodotti. Infine, al primo posto per quanto riguarda il prezzo percepito, fattore considerato più importante nella scelta di un retailer secondo l’indagine, svetta un discount, Eurospin.