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Crai: dopo un 2019 al top, primo semestre 2020 in accelerazione

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Autore Redazione

Lo sviluppo passa per l’ampliamento della rete: entro la fine di quest’anno, tra canale food e canale drug, apertura di oltre 200 nuovi pdv

Un 2019 decisamente positivo per il Gruppo Crai con un giro d’affari consolidato intorno ai 6 miliardi, realizzato grazie agli oltre 3.100 punti vendita di cui i due terzi alimentari e i restanti specializzati nei prodotti per la cura della persona e della casa. Lo scorso anno, inoltre, sono stati inaugurate 148 nuove aperture di negozi food e 80 nuove aperture di negozi specializzati in home e personal care.
Ancora più rilevante è stata la performance dei primi sei mesi del 2020. Nel primo semestre, infatti, i risultati di Crai sono stati superiori al trend di mercato grazie alla consolidata e capillare presenza a livello locale e su tutto il territorio nazionale. In particolare, i dati alla fine di giugno sanciscono un +12% rispetto alla media di mercato mentre considerando la sola offerta alimentare il divario sale a 19 punti. Da marzo, infine, il Gruppo è primo in Italia come aumento dei ricavi: a parità di rete Crai segna un +15,2% contro il +3,1% del mercato e nel food registra un +22% in un mercato che cresce del 3,2%. Il 2020 tra l’altro è iniziato con l’ingresso nella centrale Crai di un nuovo importante Ce.Di, Gruppo Di Palo, azienda operante in Campania e specializzata nella distribuzione alimentare all’ingrosso e al dettaglio.

Questi numeri sono in parte da ascrivere agli effetti dell’evoluzione delle abitudini di acquisto degli italiani, da un lato progressivamente focalizzati sulla qualità reale, dall’altro sempre più attenti al rapporto umano nei negozi. Questi due aspetti, sempre più integrati, fanno parte del Dna di Crai ed oggi, in una situazione particolare dal punto di vista economico e sociale, sono ancora più centrali. Perciò, il Gruppo ha definito per i prossimi mesi un piano commerciale e di marketing per consolidare il rapporto di fiducia con il consumatore.
In questo periodo si è anche assistito ad una autentica rivoluzione nell’e-commerce, che in Crai è essenzialmente di prossimità: a fine giugno 2020, il servizio Crai Spesa Online ha registrato un +1.025% rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 con oltre 60mila spese. Attualmente, il servizio è attivo in 172 negozi, distribuiti in 14 regioni, con una media di 1.500 ordini al giorno. La previsione per l’anno è di circa 8 milioni di euro. Nel 2021, l’ambizione è di arrivare a 250 negozi, ampliando il raggio di consegna e permettere il ritiro direttamente sul punto vendita.

Per ciò che riguarda la private label, la quota sul è pari al 18,2%, con punte in alcune regioni del 28%. È in continua crescita e prevediamo anche per il 2021 e per gli anni successivi un aumento dell’incidenza. Per l’assortimento di questa, spazio ai prodotti ad alto valore aggiunto come linea bio, salutistica e piatti pronti. Mentre entro la fine dell’anno è prevista la rivisitazione del brand alto di gamma Piaceri Italiani, puntando sull’ampliamento della gamma e sull’assortimento, oltre che su un packaging maggiormente accattivante.
Lo sviluppo passa anche per l’ampliamento della rete: entro la fine del 2020 Crai prevede, tra canale food e canale drug, l’apertura di oltre 200 nuovi punti vendita.

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