Un ampio stand per raccontare le mele, le iniziative e i valori di un consorzio che fa della cooperazione e del legame con il territorio i propri elementi di forza. È qui, nel cuore di oltre 1.000 punti di vendita, che trovano spazio i prodotti di Melinda, protagonisti in questi mesi di “Mele in festa”, una grande operazione promozionale pensata per la grande distribuzione organizzata.
Iniziata a novembre, l’iniziativa si pone l’obiettivo di valorizzare la categoria mele rendendola più visibile e agevolando l’esperienza dei consumatori nella loro fase di acquisto. Una vera e propria opera di personalizzazione del reparto, insomma, pensata per offrire alla clientela un autentico compendio dell’offerta di Melinda.
“Il nostro obiettivo è evidenziare il valore aggiunto dei prodotti che compongono l’assortimento varietale del consorzio, favorendo così il consumo di questi frutti, con benefici per l’intera filiera – spiega Jessica Paternoster, trade marketing manager di Melinda – Nello stand trovano spazio le nostre mele classiche, come la Golden ovviamente, ma anche gli snack e le nuove varietà, due tipi di prodotto che stanno diventando sempre più popolari tra i consumatori”.
E non è tutto. Gli spazi espositivi, infatti, non si limitano ad accogliere e a presentare i prodotti scegliendo, al tempo stesso, di raccontare al pubblico le scelte e le strategie a tutela di una produzione responsabile. “Vogliamo comunicare prima di tutto i nostri valori – prosegue Paternoster – presentando in particolare i progetti e le azioni concrete realizzate da Melinda nel campo della sostenibilità. Si tratta di un aspetto cruciale a cui il nostro consorzio attribuisce la massima importanza”.
Non è un caso, dunque, che ad accogliere i clienti davanti ai prodotti in esposizione sia una particolare struttura ad arco i cui pannelli ricordano come le mele di Melinda siano le uniche al mondo a essere conservate nel cuore della montagna. Un richiamo alle celle ipogee, naturalmente, i magazzini sotterranei situati nella miniera Rio Maggiore che ospitano i frutti in un ambiente asciutto e controllato impiegando, grazie alle peculiari condizioni di bassa temperatura e impermeabilità, un quantitativo ridotto di energia: il 30% in meno circa nel confronto con i tradizionali magazzini di superficie.
Fonte: Consorzio Melinda