C’è una grande novità in rampa di lancio per tutto il comparto dei piccoli frutti e, in particolare, per i referenti commerciali, in primis la Grande distribuzione organizzata.
Sekoya, network b2b di produttori, lancerà infatti a partire dall’inizio del 2023 il brand Livie, un marchio di qualità sulla confezione (un ingredient brand) che si pone l’obiettivo di contraddistinguere i mirtilli Sekoya, disponibili a scaffale 12 mesi l’anno e con un livello di qualità elevato e costante.
A illustrare il progetto è Holger Brandt, direttore generale di Sekoya, che spiega: “Ciò che intendiamo sviluppare è un modello di marketing innovativo, che non vuole confliggere con altri brand, bensì integrarli. Un po’ come avviene con i personal computer, che possono essere di case differenti, ma hanno i processori di un’unica casa produttrice. Un analogo progetto lo abbiamo sui mirtilli Sekoya: il brand Livie, che sarà introdotto a partire da inizio 2023, andrà ad accostarsi a marche già affermate o al marchio del distributore già presente sulla confezione. Da parte sua, Livie garantirà che, all’interno della confezione, si trovino mirtilli di alta qualità Sekoya, provenienti da una delle quattro varietà coltivate dai 14 produttori che hanno dato vita a questo network”.
Cultivar al top
Elevata shelf life, insuperabile croccantezza, grandi calibri e alto grado Brix sono le principali caratteristiche che contraddistinguono le cultivar prodotte da Sekoya. Inoltre, le caratteristiche intrinseche delle varietà, permettono una coltivazione a diverse condizioni climatiche e in oltre 30 paesi del mondo, per una garanzia di fornitura di 12 mesi all’anno.
“Nei mirtilli più che in altre referenze – continua Hans Liekens, value chain manager & retail expert di Sekoya – la grande difficoltà nel passato è stata quella di riuscire a proporre un prodotto dalla qualità elevata e costante. Ciò ha prodotto anche numerosi episodi di disaffezione da parte dei consumatori. Dalle nostre ricerche, infatti, risulta che oggi ben il 50% dei consumatori che acquistano mirtilli si dichiara deluso della qualità del prodotto e, proprio per questo, smette di acquistarli anche per diversi mesi. Con il marchio Livie di Sekoya, ora, intendiamo cambiare questa situazione, garantendo una proposta di una qualità alta e costante nel tempo. Solo i mirtilli Sekoya che rispettano rigidi parametri di qualità potranno quindi diventare Livie”.
Mirtilli, healthy snack
E non è tutto. La seconda grande novità introdotta dal brand Livie riguarda il posizionamento dei suoi mirtilli premium, che si collocheranno nel comparto degli healthy snack. Si tratta di un’iniziativa realmente distintiva, che vede Livie tra i pionieri in questa esperienza per quanto riguarda i piccoli frutti, finora consumati principalmente durante la colazione. La categoria degli snack salutari offre possibilità molto più ampie in termini di crescita, con dimensioni rispetto al comparto delle colazioni fino a quattro volte maggiori. Nel 2021 il mercato globale degli snack è stato infatti stimato per un valore di 1.450,4 miliardi, contro i 398,1 miliardi di quello dedicato alle colazioni.
La filosofia alla base di questa decisione è quella di rendere Livie il mirtillo per ogni occasione, adatto ad essere consumato ovunque e in ogni momento. È infatti pensato per adattarsi alla vita frenetica dei consumatori di oggi, sempre più in movimento e attenti alla salute. Con Livie possono coccolarsi a ogni orario, anche fuori dalle pause snack vere e proprie.
Sono ben definiti, intanto, i vari step del progetto di lancio del nuovo marchio. Da ottobre e fino a dicembre 2022, Sekoya, in collaborazione con diversi partner della Grande distribuzione europea e statunitense, proporrà una fase di test senza marchio, per avvicinare il consumatore al mondo del mirtillo. La vera e propria fase di test a marchio, invece, prenderà il via da gennaio 2023, supportata anche da un’adeguata campagna pubblicitaria su diversi canali di informazione.
“Abbiamo già diversi partner commerciali che hanno creduto in questo progetto – conclude Brandt – ma siamo ovviamente ancora aperti a valutare collaborazioni con referenti della Grande distribuzione organizzata, anche perché siamo convinti che lo sviluppo dei piccoli frutti come “superfood” sia solo agli inizi e abbia ancora grandi potenzialità di sviluppo”.
Fonte: Sekoya