Reparto Ortofrutta

Coop Alleanza 3.0 punta sui prodotti regionali e locali

fornitori coop

Una campagna di comunicazione che interessa e coinvolge tante regioni italiane: dal Friuli alla Sicilia

Fornitori geolocalizzati alla Coop. Nel reparto ortofrutta tra un prodotto e l’altro spunta, ogni tanto, un puntatore verde alla Google Maps per dare un segnale forte al cliente: cibo fresco della tua regione, della tua provincia o del tuo comune.
Quando la prossimità è alta la composizione si arricchisce con la foto del fornitore, come nel caso di Giulia Anceschi (figlia di Patrizia Manghi) di Sal Frutta. C’è da far conoscere prodotto e produttore. Questa la filosofia della campagna di Coop Alleanza 3.0 dalla parte dei produttori, myfruit.it ne ha parlato con Pietro Terlingo, direttore settore ortofrutta della cooperativa.

Campagna local dal Friuli alla Sicilia

Giulia Anceschi di Sal Frutta

Terlingo sottolinea come: “Su questo fronte siamo coinvolti da diversi anni, negli ultimi mesi abbiamo ripreso per focalizzare per dare più visibilità e valore all’attività dei nostri fornitori piccoli ma anche ai grandi che svolgono una preziosa funzione di aggregazione di tante aziende, processo fondamentale in agricoltura”.

Azioni lodevoli, ma complesse: “Interessa tutti i territori dove siamo presenti: dal Friuli alla Sicilia. Il punto? Vogliamo mettere in risalto tutti quei prodotti che in queste regioni hanno una valenza territoriale, si distinguono dagli altri. Anche se il 90/92% dei nostri prodotti è italiano, a parte l’esotico, vogliamo evidenziare la vocazione del territorio“.

Localizzare per valorizzare

In concentro come si declina il progetto? “Nel negozio è presente uno stopper  che richiama  concettualmente quello di Google a indicare il prodotto locale. Quando questo si produce nel comune o in un’area abbastanza vicina, allo stopper si aggiunge anche una foto e ulteriori informazioni. Usiamo tre claim differenti e sono legati ai concetti di freschezza, vicinanza e territorialità“. Un lavoro imponente: “Coinvolge quasi tutti i fornitori – sottolinea Terlingo – e a monte si fa un gran lavoro. Non lavoriamo con la consegna diretta, ma con le piattaforme che servono i nostri 400 e passa negozi. Tutto è tracciato e quella nettarina emiliano-romagnola è del territorio nei negozi regionali, ma non nelle Marche. Un lavoro  di anagrafica per tracciare a monte le specificità territoriali”.

A clienti e collaboratori il locale piace

La mappa territoriale funziona? “Il ritorno è forte, sia da parte del cliente interno come i nostri gestori e capi reparto che credono molto   in questa impostazione sia i clienti che amano riconoscere e conoscere meglio un prodotto che è vicino alle loro aspettative, ma anche alla sfera dei ricordi“. I numeri? “E’ difficile, al momento, fare un confronto e avere una misura con l’andamento attuale delle vendite. I risultati qualitativi sono assolutamente importanti, sono tutti entusiasti per l’opportunità che hanno di valorizzare i loro prodotti”.

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