Ci risiamo dopo Eurospin ora è la volta dell’insegna Iper, la grande I a regalare la frutta. L’ananas domani (23 dicembre) viene venduta, si fa per dire, a solo un centesimo al pezzo. Per di più il peso minimo garantito è uguale a 1,3 chili ovvero il prezzo scende letteralmente ai minimi termini: solo 0,0008 il kg. Va bene che non soffia aria di Natale, va bene che le grandi tavolate sono state rottamate dalla pandemia ma il mondo agricolo nazionale non apprezza. In questo modo si devalorizza il valore di tutta la frutta e la verdura.
La svendita di Iper non piace alla filiera
Una svendita che seppure non tocchi gli operatori agricoli italiani, nonostante i cambiamenti climatici l’ananas ancora non si coltiva alle nostre latitudini, viene bocciata. Quest’estate la sortita di Eurospin, l’anguria a un centesimo al chilo, aveva mobilitato le associazioni dei produttori e anche chi lavora nella filiera della distribuzione. Il taglio così profondo ai prezzi fa male a tutti. Questa l’opinione diffusa.
La Coop prende le distanze da Iper: “Ci dissociamo”
Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di Coop Italia, prende le distanze. Parole precise consegnate a myfruit.it: “Ennesima svalorizzazione del cibo. L’ offerta di Iper contribuisce a alimentare le critiche e i sospetti verso una grande distribuzione che ha come unico obiettivo il prezzo basso a tutti i costi. Coop da simili pratiche si dissocia. Una tale offerta non rende ragione del valore del lavoro nella filiera di quel prodotto, né del costo ambientale di quella produzione. Continuare su questa strada impedisce una corretta informazione al consumatore del concetto di prezzo equo che è invece l’obiettivo perseguito da Coop”. Parole come lame. Coop ha promosso le clementine, ma il prezzo finale sta dentro i 0,90 euro e poi c’è un accordo con i produttori: la liquidazione al di sopra dei costi di produzione.
E l’assembramento da ananas svenduta?
E’ chiaro che tutte le insegne e tutti i commercianti in questi giorni pensino a massimizzare le vendite, soprattutto per i consumi non effervescenti del secondo lockdown, ma visto che il prodotto è limitato, a disposizione 100mila pezzi, si può immaginare la corsa dei consumatori a portarsi l’ananas a casa. Alla faccia del contenimento degli assembramenti.
Del Monte: “Noi abbiamo venduto a prezzo pieno”
Del Monte Italia letta la notizia ha scritto e inviato un comunicato dove prende le distanze dall’iniziativa: “La promozione pubblicizzata il 22 dicembre dell’anno in corso e che prevede la vendita dell’ananas Del Monte a un 1 centesimo al pezzo per la giornata del 23 dicembre, è completamente un’iniziativa del cliente interessato. Inoltre, Del Monte assicura di aver venduto la propria merce al prezzo di mercato a tutela della produzione“.