Saranno freschi e freschissimi a salvare le sorti dei negozi fisici, e dei supermercati in particolare, dall’inesorabile avanzata dello shopping on line? Sembrerebbe proprio di sì leggendo un analisi di Nielsen che ha preso in considerazione il mercato americano dove l’e-commerce rappresenta circa il 4% delle spese alimentari in questo momento, anche se incide per circa un terzo sulla crescita totale di questo settore.
Nonostante l’avanzata della spesa on line, quindi, un campo di battaglia molto competitivo e dove sono presenti un po’ per tutte le insegne della grande distribuzione, compreso naturalmente il big mondiale dell’e-commerce Amazon, i cari e vecchi negozi “brick & mortar” sembrano resistere grazie ai reparti dei freschi e freschissimi, che vanno dalla gastronomia alla carne, dalla panetteria alla pescherie passando, naturalmente dall’ortofrutta.
Se alcuni generali alimentari tipici del mondo grocery si stanno sempre più spostando on line, i freschi continuano a a veicolare l’interesse anche di coloro che sono ormai sempre più propensi a fare la spesa con un click. Non a caso, secondo le analisi di Nielsen, chi fa la spesa on line spende poi nei negozi fisici l’1,5% in più in freschi rispetto al un consumatore medio. Il fresco è una leva sempre più importante per differenziarsi dalla concorrenza, tanto che le migliori insegne negli Stati Uniti generano il 43% delle loro vendite complessive proprio in questo comparto, rispetto ad una media del 32%.
Secondo Nielsen, però, non è una questione di quantità quanto di assortimenti ben centrati e che vanno incontro alle vere esigenze dei consumatori, oggi sempre più orientate verso il salutismo e il benessere. E qui entra in gioco l’ortofrutta, sempre più importante e vincente nelle scelte dei migliori retailer che puntano sul fresco. I più bravi, infatti, stanno ottenendo ottime performance con la vendita di avocado, pomodori, mele o erbe aromatiche. Sono questi i prodotti che secondo i consumatori sono identificativi del concetto di “freschezza”. Non a caso in Usa le vendite di avocado sono aumentate dell’8% e quelle delle verdure, in generale, crescono del 4,9%, anche più rispetto alla frutta (+0,3).
La famosa “shopping experience” sembra passare proprio dal fresco, in grado di personalizzare i punti vendita facendoli diventare non tanto dei luoghi dove andare semplicemente a rifornirsi – in questo caso l’on line vince e vincerà sempre di più la partita –, quanto delle mete dove trascorrere del tempo, un’esperienza appunto, e dove magari anche consumare al suo interno ciò che di fresco si è appena acquistato. Un tema, d’altronde, ben presente anche in Italia, dove sebbene gli acquisti on line di food & grocery rappresentino ancora una percentuale molto bassa, molte insegne ormai stanno dando sempre più enfasi proprio ai reparti del fresco e freschissimo eni loro punti vendita fisici.