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Cina, l’antitrust approva l’acquisizione di Carrefour da parte di Suning

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Autore Redazione

il SAMR (State Administration for Market Regulation) dichiara di non voler fare ulteriori indagini. L’80% delle azioni passano nelle mani del gruppo Suning

Ora l’acquisizione di Carrefour China da parte di Suning è ufficiale. La super operazione annunciata lo scorso 23 giugno è stata infatti approvata dall’Antitrust cinese, il SAMR (State Administration for Market Regulation), che ha dichiarato, come riportano alcuni media internazionali, di non voler fare ulteriori indagini, notizia che fatto balzare su del 2% le azioni del proprietario della squadra di calcio italiana Inter FC.

La grande operazione, che ha portato nelle mani di Suning l’80% del colosso francese della grande distribuzione, presente in Cina con 210 punti vendita distribuiti in 22 province, è stata portata a termine al prezzo di 4,8 miliardi di yuan, vale a dire 670 milioni di dollari. Suning avrà ora 5 membri all’interno del consiglio di sorveglianza di Carrefour in Cina, mentre i restanti due rimarranno nelle mani dei francesi.

Dopo la dipartita di Auchan dall’Italia con l’acquisizione da parte di Conad – operazione che anche in questo caso è in attesa del semaforo verde da parte dell’Antitrust – un altro big francese della grande distribuzione abbandona, quindi, definitivamente un mercato potenzialmente molto importante, come in questo caso quello cinese.

Abbandonerà anche l’Italia, viste le performance negative presenti anche nel nostro Paese? “Entrando in Aicube, con VéGé, Carrefour ha recuperato capacità in acquisto. Ora occorre trasformare il lato vendite. Gérard è un manager molto bravo e farà l’impossibile per risollevare Carrefour Italy” aveva commentato su linkedin Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di VéGé, questa estate in risposta proprio a questo quesito lanciato dal giornalista Emanuele Scarci sul suo blog.

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