Dal produttore al consumatore, direttamente negli spazi degli ipermercati, anzi, sui tetti. Sarà possibile se andrà in porto l’idea – hanno già avuto contatti con Coop – di Francesco Saverio Mazzi, Luca Torresani, Nicola Slomp ed Elisa Apolloni. I quattro neo imprenditori/studenti che hanno messo in pista Hortown.
Si coltiva con l’acquaponica
«Utilizziamo la tecnologia acquaponica, ovvero agricoltura con allevamento in un ambiente simbiotico. Le piante si nutrono delle sostanze utilizzate per il pesce– ci spiega Francesco –. Serve una metratura minima di circa 2000 metri quadrati per ottenere la sostenibilità economica dell’impianto e il costo della tecnologia non è eccessivamente alto: abbiamo valutato il punto di pareggio in un anno e mezzo». Tra i punti di forzala possibilità di ottenere calore grazie allo scarico dei frigo dei supermercati. «Può essere però un problema il peso delle vasche, quindi è necessario calcolare la portata del tetto». Questa la sintesi di Francesco a cui piacerebbe creare anche un impatto estetico con vasche con i pesci nella parte interna del supermercato.
Gli obiettivi di Hortown
Il progetto ha come obiettivo quello di «aumentare la tracciabilità dei prodotti, la freschezza degli ortaggi e il risparmio di risorse idriche per la loro produzione. Inoltre la riduzione di emissioni di anidride carbonica e di materiale inquinante». Sono le lodevoli intenzioni dei quattro soci, anche se si tratta di piccole produzioni in quantità, che sperano di tradurre in pratiche di consumo per i clienti metropolitani che possono usufruire del servizio.
Ispirati da un progetto di New York
Il target ideale di questi prodotti sono «donne sui 30-40 anni con reddito medio alto, interessate all’ecologia, poi studenti universitari che vogliono provare prodotti nuovi e sicuri». Il progetto a cui si sono ispirati i ragazzi di Hortown si sta sviluppando a New York e Chicago con GothamGreens, dove oltre ai pomodori, per fare un esempio, si producono interessanti referenze per la IV gamma e superfoods. In questa rivoluzione non poteva mancare un Musk, questa volta Kimbal, fratello del più conosciuto Elon, che con il progetto Square Roots Grow ha creato una decina di fattorie urbane in container.