Si appresta a chiudere i festeggiamenti per i suoi 60 anni con due grandi “acquisti” il Gruppo Pam, che andranno ad infoltire notevolmente il parco di affiliati in frachising. Con 68 nuovi punti vendita che faranno aumentare il fatturato del 15%, infatti, Pam, a partire dal primo gennaio del 2019, farà un vero e proprio balzo in avanti come quota di mercato nel Nord-Ovest d’Italia.
Sono la ligure Arimondo, attive nelle province di Genova, Savona e Imperia, e la piemontese Borrello ad entrare a far parte di Pam. Nel primo caso saranno 16 i punti vendita a cambiare insegna – prima affiliati Simply-Auchan – mentre nel secondo caso rimarrà l’insegna “Borrello Supermercati”.
Un deciso salto in avanti che, come sottolinea Andrea Zoratti, consigliere delegato Pam Franchising, che consente a Pam di “aumentare le nostre quote di mercato del 35% circa sia in Liguria che in Piemonte (Fonte: Guida Nielsen Largo Consumo settembre 2018 (perimetro iper+super+libero servizio), includendo le nuove aperture 2019). Soltanto unendo le forze si riesce a competere in un mercato così complesso come quello della grande distribuzione”.
Arimondo nel 2017 ha fatto segnare ricavi per 80 milioni di euro, ha più di 400 collaboratori, 27 supermercati, e una specializzazione nei prodotti da forno, dolci e panificati, ma anche una vasta scelta di prodotti locali, “dalla frutta e verdura provenienti da colture del territorio, alla carne da allevamenti selezionati”. Nel 2019 prevede inoltre “un nutrito piano di aperture ad insegna Pam nelle città di Genova, Rapallo, Sanremo, Loano, Albissola, Albenga, Alassio e Finalborgo, che creerà oltre 100 nuovi posti di lavoro”.
Borrello, 130 milioni di ricavi nel 2017 e 600 collaboratori, ha 52 supermercati sul territorio torinese e canavese, con una specializzazione sia ai prodotti a marchio, di produzione locale, che alle nuove tendenze dei consumi alimentari, quindi biologico, free from, e freschissimi di stagione. I punti vendita, tutti molti attenti al design degli arredi, anche in questo caso nel 2019 aumenteranno con le aperture a Torino, San Benigno Canavese, Rivara Torinese, San Sebastiano da Po e Giaveno, che porteranno all’assunzione di circa 100 addetti.