“Favorire la trasparenza, l’equità, la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura”. E ancora “vengono definite e promosse linee guida e impegni nell’acquisto dei prodotti agroalimentari da parte della GDO, anche per favorire l’adesione volontaria delle imprese agricole alla Rete del lavoro agricolo di qualità”.
È quanto si legge nel comunicato diffuso ieri, mercoledì 28 giugno, dal Mipaaf in merito al patto di impegno firmato con Federdistribuzione e Ancd Conad, la struttura politico-sindacale delle Cooperative aderenti al Consorzio Nazionale Conad.
L’accordo intende “promuovere attraverso un codice etico pratiche commerciali leali lungo l’intera filiera agroalimentare. In particolare le organizzazioni della grande distribuzione si impegnano a non fare più ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l’acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari“.
Nel comunicato del Ministero, il Ministro Maurizio Martina fa riferimento alla campagna #ASTEnetevi portata avanti da alcune organizzazioni di cittadini e che erano state anche oggetto di più di un’inchiesta da parte dei giornalisti Stefano Liberati e Fabio Ciconte di Internazionale.
Con le aste online i supermercati rovinano gli agricoltori. https://t.co/94DcEWOtVi
— Internazionale (@Internazionale) 28 giugno 2017
E a questo proposito, sempre nella giornata di ieri, Coop ha inviato un comunicato nel quale si plaude all’iniziativa del Mipaaf, ma nello stesso tempo, non senza una vena polemica, il principale attore della Gdo in Italia sottolinea come abbia già risposto alle associazioni promotrici della campagna #ASTEnetevi ribadendo di “non aver mai utilizzato il meccanismo delle aste elettroniche inverse o al doppio ribasso” e come con la campagna Buoni e Giusti “promossa da più di un anno ha alzato il livello di controllo affidandosi a un organismo indipendente (Bureau Veritas) sulla propria filiera di fornitori per il rispetto della legalità e contro il lavoro nero in agricoltura”. Alla fine del comunicato, Coop afferma di non ritenere “necessario che il patto debba essere integrato da più cogenti impegni di controllo”.