Come affermano molti esperti del settore, l’arma vincente è la multicanalità, la possibilità quindi di scegliere tra più canali, e con opzioni differenti, dove fare la spesa. E non è detto che, soprattutto nell’alimentare e nel fresco, il canale “fisico” sia destinato da qui a breve alla fine dei suoi gloriosi giorni. Anzi.
A lanciare la notizia di un futuro sbarco nel mondo reale di Amazon è stato il Wall Street Journal che, secondo fonti interne anonime, ha rivelato come il colosso di Jeff Bezos stia pianificando – nome in codice dell’operazione a Seattle “Project Como” – l’apertura di negozi fisici, una sorta di minimarket alimentari dove poter ritirare frutta, verdura e tutti i generi alimentari freschi precedentemente ordinati on line, magari non scendendo neanche dalla propria autovettura con un servizio drive-in.
Sempre secondo fonti interne ad Amazon, all’inizio il tutto dovrebbe essere disponibile solo per i clienti abbonati al servizio Amazon Fresh, che al momento è attivo solo in Usa, in sette città, e a Londra. Per ora, come riporta Bloomberg, dal quartier generale del colosso dell’e-commerce naturalmente preferiscono non rilasciare alcun tipo di dichiarazione in merito, ma secondo il Wall Street Journal il primo negozio alimentare targato Amazon dovrebbe aprire proprio a Seattle, e non tra moltissimo tempo.
Tra le motivazioni che spingerebbero Amazon a fare il salto dal virtuale al reale – operazione che in realtà ha già fatto con alcune librerie – con veri e propri negozi alimentari, secondo alcuni ci sarebbe la volontà di contrastare i colossi della Gdo a stelle e strisce come Wall-Mart sul loro stesso terreno, cercando di erodergli quote di mercato in un settore, quello del commercio alimentare, dove il vecchio modello fatto di reali punti vendita continua naturalmente ad essere predominante. Una sfida, se fosse questa la vera motivazione, sicuramente in salita, considerando la completa assenza di esperienza in questo settore da parte di Amazon, nonostante vanti una logistica super efficiente. Secondo altri, in realtà, lo sbarco “fisico” consentirebbe ad Amazon di rendere più profittevole il business della vendita on line di prodotti freschi che, sicuramente, hanno più di qualche problema logistico nella loro gestione.