Dove potrà arrivare la psicosi collettiva che si è venuta a creare dopo il lancio dell’app Pokemon Go non è dato sapere. Il vero e proprio delirio che sta portando, Italia inclusa, ormai milioni di persone nel mondo a scaricare l’app – facendo battere ogni record e, contemporaneamente, volare in Borsa le azioni della Nintendo – girovagando con il loro smartphone a caccia dei piccoli mostriciattoli del gioco potrebbe non conoscere confini di utilizzo, anche a livello di marketing.
Perché, per esempio, non utilizzarla per portare clienti nei propri negozi, facendo spuntare i pokemon tra le corsie di un supermercato, nel reparto frutta e verdura o in quello dei gelati, e organizzare dei veri contest?
In realtà sta già succedendo negli Usa, dove distributori come Martin’s Super Markets e Rouses hanno annunciato che i loro negozi sono diventati Pokestops, vale a dire luoghi reali dove i giocatori possono trovare oggetti indispensabili per catturare i piccoli mostriciattoli di Pokemon Go.
C’è, per esempio, chi incoraggia i clienti a fotografare personaggi Pokemon “prelevati” nei propri punti vendita, o nei suoi dintorni (con foto dell’insegna in evidenza) mettendo in palio una carta regalo da 50 dollari.
La stessa idea è venuta in mente anche a Berkot Super Foods, rivenditore con 15 punti vendita e sede a Orland Park in Illinois. Una carta regalo da 25 dollari per foto scattate nei suoi negozi
Ci penserà anche la grande distribuzione in Italia?
Fonte news: Supermarketnews.com
