È proprio il caso di dire che Carrefour ci ha preso “gusto”. Il diciassettesimo punto vendita della nuova formula “Gourmet” dell’insegna francese, lanciata ormai quasi due anni fa, alza ancora più in alto l’asticella del format sotto molti punti di vista: per profondità dell’assortimento e vasta scelta delle referenze, layout espositivo, ma anche per un’impostazione complessiva che si stacca in modo molto marcato da quella classica presente nel mondo della Gdo.
Inaugurato il 22 marzo, il nuovo Carrefour di via Bezzi a Milano, zona Ovest, è stato ribattezzato “Il Re dei Gourmet”. “Cultura”, “Conoscenza”, “Sensazione”, sono alcuni dei termini utlilizzati da Stéphane Coum, direttore supermercati di Carrefour Italia, nel comunicato diffuso dall’azienda francese il giorno dell’inaugurazione. Ma anche, e soprattutto, la parola “gusto”, ripresa più volte nel suo messaggio pubblicato sul primo numero della nuovo magazine che Carrefour ha appena lanciato e che non a caso ha chiamato “Vivi di Gusto” (on line è possibile sfogliare il primo numero di Aprile).
Due piani, più di 20mila proposte in assortimento
Negli stessi spazi dove un tempo – anni ’80 – campeggiava l’insegna Standa, il nuovo format di Carrefour si sviluppa su 3200 metri quadrati di superficie divisi su due piani, riprogettati secondo una logica che l’azienda definisce di “mondi concettuali”. Si procede, quindi, per aree tematiche, passando dai prodotti italiani a quelli della cucina internazionale, dal mondo vegan a quello gluten free. E poi ancora un reparto vini particolarmente focalizzato sulle bollicine (Champagne in primis), caffé con torrefezione interna, ampio assortimento di tè, un’area dedicata agli special juices, circa 5 metri con bevande salutistiche e dai gusti originali. In totale, oltre 20mila proposte in assortimento.
Al primo piano, con vista sul marciapiede, anche un bar con circa 40 posti a sedere, dove è possibile consumare piatti dolci e salati, aperitivo incluso, operativo durante l’orario di apertura al pubblico del supermercato (7 giorni su 7, dalle 8 alle 22).
Ortofrutta. Focus sul biologico
L’area dedicata al fresco occupa un piano intero, il primo, ed è certamente la più impattante dal punto di vista estetico. L’ambientazione, calda nei colori e nell’arredo, è simile agli altri Carrefour Gourmet – da notare che quello di Piazzale Siena, inaugurato circa un anno fa, si trova a poco più di un chilometro di distanza -, superiore, però, l’offerta complessiva.
Superata la piccola area dedicata ai fiori, si apre il reparto ortofrutta. La parte centrale è sia a libero servizio che assistita: all’interno vengono preparate centrifughe, spremute, acqua di frutta e vaschette con frutta e verdura già tagliate e pronte al consumo. Anche qui, come nel punto vendita di Carugate, non manca uno spazio, in questo caso un’isola circolare, dedicata alle spezie e alla frutta secca e disidratata.
Frutta e verdura biologiche occupano uno spazio molto vasto, tra i più ricchi visti in circolazione sino ad ora: più di 40 referenze, tra confezionato e sfuso, con una bilancia da utilizzare ad hoc, e due testimonial che campeggiano sopra quest’ala del reparto: il noto chef vegetariano Pietro Leeman (una stella michelin con il ristorante Joia a Milano, intervistato anche sul primo numero della rivista Vivi di Gusto) e Luca Rogora, “orticultore verticale”.
Sempre al primo piano, superate le aree dedicate alla gastronomia, al mondo ittico e quella dedicata al sushi (50 varianti tra self service e on demand) e alla cucina asiatica, un angolo per le “super insalate”: i clienti possono comporle come meglio credono, pesarle e confezionarle.
Il punto vendita, sebbene ancora in fase di rodaggio, durante le nostre due visite in due giorni e a orari differenti, è sembrato ordinato e con poche sbavature: il reparto ortofrutta è sempre ricco e rifornito, con un personale accogliente e prodigo di spiegazioni.