A Expo, anche i più distratti, non possono non aver notato la particolare architettura del padiglione polacco, caratterizzato da tante cassette che richiamano quelle utilizzate per le mele. Il più grande produttore europeo di questo frutto è stato uno dei Paesi più duramente colpiti dall’inizio dell’embargo russo, suo principale sbocco per la produzione agricola, mele in primis, ma non solo. Complice questo, ma anche i molti sforzi fatti per aumentare la qualità interna dell’ortorutta, guardare ad altre mete per l’export è diventato, più che una necessità, un obbligo.
“Ci rendiamo conto che l’Italia è un grande produttore d’ortofrutta, ma possiamo contare su una diversa stagionalità per insalata iceberg, broccoli, cavolfiori e pomodori: i nostri prodotti sono di alta qualità e a prezzi più convenienti, perché le spese di produzione in Polonia sono inferiori rispetto all’Italia”. Così dichiara al giornale Italia Oggi Anna Gabler, international sales manager di Owoce Natury, azienda specializzata nella commercializzazione di mele, piccoli frutti e ortaggi, presente per la prima volta all’ultima edizione del Macfrut di Rimini.
Ma con quale prodotto, in particolare, l’azienda polacca intende affrontare il mercato italiano? I mirtilli: “La Polonia è tra i maggiori produttori di mirtillo in Europa, credo che questo prodotto, e più in generale i frutti morbidi, sia interessanti per l’Italia” continua la Gabler su italia Oggi. La manager polacca, è fiduciosa: dopo aver avuto buoni riscontri in mercati esigenti come quelli dei paesi scandinavi o in Germania, pensa di poter replicare anche in Italia gli stessi risultati.