Reparto Ortofrutta

Ortomercato Milano. Grossisti nuovamente sul piede di guerra

Ortomercato Milano

Sospensione del versamento dei canoni di concessione. Nuovo sciopero all’orizzonte

Si fa di nuovo alta la tensione all’Ortomercato di Milano tra la componente sindacale che rappresenta i grossisti, vale a dire Ago (Associazione Grossisti Ortofrutticoli) e l’ente gestore So.Ge.Mi. L’accusa riguarda nuovamente il generale stato di abbandono dell’ortomercato milanese che, secondo i grossisti, ha grosse carenze sotto molteplici aspetti: abusivismo, sporcizia, abbandono dei rifiuti, illegalità. A questo, secondo Ago, bisogna aggiungere l’assenza dell’Ente stesso che ha orari di lavoro non coincidenti con quelli degli operatori dell’ortomercato e quindi non può rispondere alle loro reali necessità. “Abbiamo deciso che tutte le Aziende versino il corrispettivo del canone di concessione su un apposito conto, che sarà custodito fino a quando non sarà risolta questa situazione, che crea continui disagi a chi lavora ed accede all’Ortomercato. Se So.Ge.M.I. non ci ascolterà e non otterrà risultati, sarà sciopero”. Questa la dichiarazione di Fausto Vasta, presidente AGO, affidata ad una nota inviata al termine dell’assemblea di martedì 21 luglio.

Nonostante i grossisti giudichino positiva la mediazione portata avanti dalla Prefettura per risolvere i problemi dell’Ortomercato, si profila un nuovo scontro con l’ente gestore. I grossisti puntano il dito anche contro la mancata occasione rappresentata dall’Expo milanese che poteva fare da stimolo per riportare quello che un tempo era il più importante ortomercato d’Italia agli antichi fasti. “Bisogna intervenire con competenza, con un progetto condiviso e realizzabile. Come Operatori siamo sempre disponibili al confronto, ma non sono più accettabili sprechi di denaro pubblico e rimpalli di responsabilità – conclude il comunicato -. So.Ge.M.I. prima di tutto faccia funzionare i Mercati Generali e ponga più attenzione al privato consumatore! Non c’è più tempo, così facendo rimarranno solo i resti di quello che fu, fino a qualche anno fa, un’eccellenza della nostra Città!”.

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