Meno fosco di quanto lo stesso Caprotti aveva preannunciato lo scorso novembre lo scenario di Esselunga per quanto riguarda la chiusura del 2014. Secondo i dati comunicati in una nota dalla stessa azienda, infatti, il 2014 si chiude con un utile di 212 milioni, di poco superiore ai 210 del 2013. Vendite di poco superiori ai 7 miliardi (7.013 milioni), quindi crescita modesta rispetto al 2013, sotto l’1% (+0,8%). Il dato, secondo l’azienda, però deve essere confrontato tenendo presente anche la deflazione dell’1,6% dei prezzi di vendita al dettaglio. Sempre a livello di risultati economici, Esselunga ha conseguito un margine operativo lordo di 521 milioni (+3,2%), mentre l’utile operativo è stato pari a 335 milioni (+2%).
Sono cresciuti i dipendenti che ora sono arrivati a 21.135, 530 in più rispetto al 2013 e nel prossimo biennio sono previste altre 2500 assunzioni. Gli investimenti lo scorso anno sono stati pari a 400 milioni e superano così gli 1,8 miliardi negli ultimi 5 anni. Sempre Esselunga sottolinea poi come la riduzione dei prezzi è stata ancora una volta fondamentale nella propria strategia, premiata poi dalla scelta dei clineti che sono aumentati dell’8,5%.
Per concludere lo stato dell’arte dell’azienda di Caprotti nel 2014, l’azienda sottolinea infine come la formazione professionale e di mestiere abbia coinvolto oltre 15.000 dipendenti, per un totale di 335.000 ore erogate. Nel corso del 2015 è previsto un ulteriore sviluppo della rete vendita già iniziato con l’apertura del 150esimo negozio a Milano in via Adriano. Nel 2014 sono stati aperti anche i negozi di Calco (Lecco), Aprilia, Milano Porta Vittoria, Novara, Prato Leonardo, Parma via Emilia Ovest, Saronno (Varese), Firenze Galluzzo e Marlia (Lucca), nonché il polo logistico di Campi Bisenzio (Firenze).
Fonte news: Ansa