Reparto Ortofrutta

Esselunga. Caprotti va in pensione. Anche se…

Il 23 dicembre è stato il suo ultimo giorno di lavoro. Quanto meno nella sede di Pioltello.

Bernardo Caprotti lo aveva già annunciato con una lettera ai suoi più stretti collaboratori, nella quale, secondo quanto aveva riportato il Corriere della Sera a fine novembre, aveva dichiarato: «Dopo molti mesi di assenza a seguito dell’infortunio occorsomi il 28 aprile, ho deciso da tempo di terminare, col 23 dicembre, la mia attività come lavoratore dipendente. Lascerò deleghe, poteri, compensi. Forse mi sentirò più leggero». E così è stato. I dipendenti l’hanno accolto nell’atrio della sede centrale di Limito di Pioltello, pochi chilometri fuori Milano, il 23 dicembre. Una sorta di festa a sorpresa, secondo quanto ricostruito dall’Ansa, alla quale il patron di Esselunga pare abbia risposto con una battuta completamente in linea con il suo personaggio: «Quello in pensione sono io, voi tornate al lavoro!».

In un’altra lettera mandata ai suoi collaboratori prima di lasciare ha anche fatto capire che, forse, più che una definitiva uscita di scena si tratterà di un rallentamento, giunto a 88 anni: «Non crediate di liberarvi così facilmente di me!». Insomma, l’obbligo di “timbrare il cartellino” quotidianamente non ci sarà più anche se: «non significa affatto che, a Dio piacendo, io non possa continuare». Magari a girare tra supermercati e scaffali, come oramai una sorta di leggenda narra abbia sempre fatto, magari in incognito, e come lui stesso ha affermato nel suo oramai celebre libro “Falce e Carrello” del 2007.

L’azienda (144 tra superstore e supermarket, 20mila dipendenti, un fatturato di 6,8 miliardi nel 2012 con utili pari a 238 milioni di euro) già dal 2011 è nelle mani di un saldo gruppo dirigente, con Vincenzo Mariconda presidente e Carlo Salza amministratore delegato già dal 2008. E nella lettera ai collaboratori ha sottolineato come il futuro, nonostante le voci in circolazione, non debba far temere capovolgimenti societari. Anzi, si va avanti cercando di aumentare anche il numero di punti vendita, tra i quali quello atteso da oramai molti anni a Roma.

Fonte news: Corriere della Sera | Il Sole 24 Ore
Fonte foto: Business People

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