Myfruit

Uva da tavola: cosa serve in reparto?

Gli input di Claudio Mazzini (Coop Italia) e Gregorio Martelli (Magazzini Gabrielli) al webinar di myfruit di domani 26 luglio

Crescono a doppia cifra gli acquisti dell’uva da tavola seedless nella Gdo italiana. E crescono tanto da convincere anche le aziende tradizionali a investire nella produzione delle cultivar senza semi. Ma al centro del webinar myfruit.TV di domani live su Linkedin alle 15.30 non si parlerà solo di questo antagonismo.

L’uva del futuro (prossimo) deve essere di qualità garantita, gustosa, facile da consumare e… colorata. Non solo bianche, insomma. Il reparto ha bisogno di essere vivacizzato con l’offerta anche di uve rosse e nere (seedless soprattutto).
Poi, va allargata la finestra commerciale e, nel rispetto della stagionalità, serve ragionare sui risultati dell’import controstagione. Per nulla deludenti, a parità di standard qualitativi (elevati). Sono questi alcune delle sollecitazioni che arriveranno da Claudio Mazzini (Coop Italia) e Gregorio Martelli (Magazzini Gabrielli) per i colleghi della produzione: Andrea Peviani (Peviani spa), Michele Laporta (Op Agritalia) e Marcello Guidi (Apofruit). Dati alla mano, per tutti.

E di reparto ortofrutta si parlerà anche affrontando la questione della freschezza del prodotto e dei pro e contro della vendita assistita. Per partecipare al webinar “Uva da tavola: strategie e progetti per competere sul mercato” è sufficiente iscriversi qui.

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